(Suzhou, Jiangsu, 1963) scrittore cinese. Si è affermato negli anni Ottanta pubblicando alcuni romanzi brevi in cui confluiscono suggestioni della «letteratura delle radici» e della letteratura d’avanguardia. In essi si riscontra tanto una tensione verso la storia, tesa spesso - attraverso una memoria illusoria e simbolica - a ricreare un legame di appartenenza con un passato che si avverte reciso, quanto una fascinazione per gli aspetti più «scomodi» ed enigmatici della condizione umana, come il grottesco, l’abuso, la devianza sessuale. Fra le opere più rappresentative, oltre al celebrato Mogli e concubine (1990, adattato nel film Lanterne rosse dal regista Zhang Yimou), si ricordano i romanzi brevi La fuga del 1934 (1987, nt) e La casa dell’oppio (1988), i racconti di I due volti del mondo. Storie di Fengyangshu, i romanzi Riso (1991, nt) e Quando ero imperatore (2004).