L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2014
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho trovato questo libro spesso tanto quanto il suo volume, l'autore rimane preciso e chiaro nei tratti storici ma la trama .... una noia! senza parlare poi della sua continua nausea che riusciva a trasmettermi ogni volta che aprivo questo tomo di 900 p. L'ho messo tra i libri da NON rileggere!
Littell propone un romanzo complicato e dalle mille sfaccettature, amalgamando storia e fantasia. In primo piano durante tutta la narrazione egli pone gli uomini,cercando di penetrare nella loro psiche e calandosi a fondo nell'animo dei carnefici. E' anche un romanzo di buono spessore documentaristico, offrendo nitidi affreschi di eventi realmente accaduti e approfondendo le teorie antropologiche razziali e gli influssi filosofici dell'epoca. ottimo lavoro, ma a tratti diviene molto arduo da leggere. Per veri appassionati di storia.
Sicuramente un bel libro, e su 900 pagine e passa si può anche accettare che delle parti non convincano del tutto. D'altra parte l'impresa era ardua: narrare un periodo storico ancora scottante come quello nazista dalla parte del carnefice e non della vittima, allo stesso tempo cercando di spiegare, senza abbandonare la sfera romanzesca, ma anzi, spingendo sull'acceleratore del rocambolesco, cosa abbia fatto sì che una così larga fetta della popolazione tedesca e non solo abbia assistito, ora indifferente, ora attivamente partecipe, ad uno sterminio e ad una violenza tra le più abominevoli che il genere umano abbia conosciuto. Littel sceglie, e qui io dico purtroppo, la strada della perversione degli animi, e ci dipinge un protagonista, e in generale un po' tutti i suoi personaggi, come depravati, folli o deliranti. La soluzione più facile, insomma, un bieco tentativo di riproporci la teoria del "mostro" che tanto rassicura la parte sana della società. Detto questo, se le ricostruzioni storiche riescono ed incantano, anche quando si perdono in dettagliatissimi elenchi ed in approfondite teorie filosofico/politiche, appena si tocca il personale di Aue, il suo passato, il tema dell'incesto e dell'ossessione, si rasenta spesso il ridicolo e il tedioso, con un gusto quasi irritante per lo sconcio ed il voyerismo senza scopo. Per non parlare delle ultime 50 pagine in cui, in una Berlino ormai devastata dai bombardamenti degli Alleati e dai carrarmati russi, la fuga dei protagonisti rasenta scene da filmazzo americano, strappandoci più di un sorriso. Ciò nonostante un libro che vale la pena affrontare, nonostante la mole e le scene decisamente per stomaci forti. Resta solo l'impressione che la spinta a scriverlo sia stata più nella voglia di scioccare e sconvolgere che in quella di commemorare.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore