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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2013
Con uno sguardo delicato e profondo, Catherine Dunne trasfigura la storia di due ragazze in un ritratto dell'adolescenza e dei sentimenti struggenti e cangianti che la nutrono. Un racconto senza tempo sull'amicizia e sul cambiamento, sull'abbandono e sul ricordo.
«Dunne ancora una volta si rivela maestra nella psicologia dei personaggi» – il Venerdì - la Repubblica
Quando Miriam parte per la sua prima esperienza via da casa, un lavoro estivo in un albergo sul mare, crede di allontanarsi solo di pochi chilometri. Ma Marie-Thérèse, con cui condividerà una stanza, il lavoro e le sue prime avventure «da adulta», la condurrà molto più lontano dalla sua vecchia vita, e da se stessa. Di qualche anno più grande, bella, disinvolta, diventa la sua guida, la sua alleata, in poche parole la sua prima, vera migliore amica. Da un'inattesa serata al pub a un'indimenticabile vacanza in Cinquecento, Miriam spiega finalmente le ali. Ma volare significa anche poter cadere...
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Breve romanzo del 2013: Miriam anziana racconta l'estate dei suoi 16 anni in cui era andata a lavorare in un albergo, tra l'idealizzazione di una nuova amica, la ricerca dell'amore e l'inizio della vita adulta con le sue responsabilità. Niente di più. A volte capita che gli autori più amati deludano. E' questo il caso. Qui sembra di trovarsi alla fiera delle banalità: la lunga lettera-memoire, il ricordo dell'amica del cuore che poi delude, l'adolescenza, il dovere e lo spirito di sacrificio per la famiglia. L'epilogo nella vecchiaia.
Un "romanzo" banale, romanzo tra virgolette poiché a parer mio è più un racconto lungo, e nemmeno così lungo da giustificare il prezzo di 10 euro. Per 3/4 delle (poche) pagine si aspetta l'evento che trasformi il libro in una lettura sensata; poi invece il punto di svolta della storia è totalmente prevedibile, il solito cliché. Il finale è l'unica parte inaspettata ma che non riesce comunque a salvare il resto. Ho apprezzato la scelta di affidare la narrazione alla protagonista, che si rivolge direttamente all'amica, creando una sorta di intimità ma nello stesso tempo di freddo distacco. In conclusione non mi ha lasciato nulla e non lo consiglio, c'è sicuramente di meglio tra gli altri libri di questa autrice.
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