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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2014
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Quando ho cominciato a leggere “Cortesie per gli ospiti” di Ian McEwan non mi sarei mai immaginata di imbattermi in una storia dalle sfumature così torbide. Due fidanzati di mezza età si concedono una vacanza all’insegna di colazioni sul mare, lunghi riposini pomeridiani, passeggiate tra le calli quasi senza meta. Ma lo scrittore una meta ce l’ha. Ci condurrà in un climax di avvenimenti importuni fino a una conclusione talmente carica di tensione che riusciremo finalmente a tirare un sospiro di sollievo solo quando realizzeremo che si è trattato di un racconto e che no, non siamo noi i protagonisti della vicenda, anche se per un attimo abbiamo creduto di esserci dentro fino al collo. Per molto più di un attimo ho pensato davvero di annegare…Via aspetto in Feltrinelli e nel frattempo vi auguro buona lettura!
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Conosco McEwan proprio con questo breve romanzo, che nonostante inizi in un clima sereno, si sviluppa poi con una trama intricata e misteriosa, che culmina in un finale dal sapore thriller che non mi ha convinta, e nemmeno più di tanto spiazzata. Mary e Colin sono una coppia in vacanza che, fatta conoscenza di due autoctoni, inizia a far visita, come ospite, presso la loro casa. Sebbene la svolta finale mi abbia lasciato un retrogusto amaro, ci sono due caratteristiche che ho molto apprezzato della narrazione. Anzitutto lo stile di McEwan, il suo modo di descrivere in maniera puntuale e minuziosa i luoghi, sia esterni (la città mai nominata ma facilmente riconducibile a Venezia) e interni (la casa, le stanze, le pareti), le persone (i volti, l’abbigliamento, il comportamento) e le vicende (ogni singola azione). Ma ha colpito anche la resa del rapporto tra i due protagonisti, Mary e Colin. Possiedono una conoscenza reciproca e un’intimità elevatissime, tanto che spesso sembra che a prevalere nella relazione sia una forte familiarità, priva tuttavia di passione. Si prendono cura l’uno dell’altro e si sentono intimi amici: l’autore tratteggia bene l’affetto tra i due, nonostante sia palpabile la mancanza di qualcosa.
Terrificante!
La storia di per se poteva anche essere un thriller non male ma la narrazione è davvero lenta e noiosa
Recensioni
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