Un classico da rileggere da adulti
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Descrizione
La storia di Zeno Cosini, inetto a vivere: una specie di marionetta tirata da fili che quanto più egli indaga, gli sfuggono. Una coscienza inutile a mutare un destino che sembra ineluttabile. È il capolavoro di Svevo, la prima storia italiana dove entra prepotentemente in scena la psicanalisi come coprotagonista; forse il più grande romanzo del Novecento italiano e uno dei maggiori della letteratura europea di questo secolo.
Dopo aver letto il libro La coscienza di Zeno. Ediz. integrale di Italo Svevo ti invitiamo a lasciarci una Recensione qui sotto: sarà utile agli utenti che non abbiano ancora letto questo libro e che vogliano avere delle opinioni altrui. L’opinione su di un libro è molto soggettiva e per questo leggere eventuali recensioni negative non ci dovrà frenare dall’acquisto, anzi dovrà spingerci ad acquistare il libro in fretta per poter dire la nostra ed eventualmente smentire quanto commentato da altri, contribuendo ad arricchire più possibile i commenti e dare sempre più spunti di confronto al pubblico online.
Recensioni
Totale delle Recensioni
Molto popolare ma trama discreta
Scritto da Andreail 26 gennaio 2015Interessante a tratti il profilo psicologico del persanaggio ma la storia non molto coinvolgente.
Banale apparenza
Scritto da Elisail 08 luglio 2018 Sotto le vesti di una trama semplice, a tratti frivola e inverosimile, prende passo la personalità, o meglio, "la coscienza" del protagonista, dalle cui riflessioni lo stesso ricava degli insegnamenti e delle dritte per la sua vita. Al contempo però, non manca di riflessioni attualissime e vicine ai lettori contemporanei.
Romanzo a lungo non considerato, se non screditato, ma che con gli anni ha avuto la sua grande rivalutazione anche in virtù dei suoi spunti freudiani.
Un romanzo storico
Scritto da Lucail 15 maggio 2018 "La Coscienza di Zeno" narra la storia di un inetto,Zeno Cosini, un uomo senza qualità che è generato dalla sensazione fondamentale di uno scompenso tra l'orientamento che l'individuo dà alla propria vita, e la curva che poi la vita descrive: incarna questo difetto, questo errore di calcolo. Ma Zeno Cosini non è solo questo. E', sì, un inetto,un malato immaginario, totalmente assente della vita in cui sembra costretto a partecipare, ma è al tempo stesso un "inetto" che,nonostante ciò, "riesce ad avere successo". Il perfetto contraltare del suo antagonista, Guido,che invece sembra inizialmente avere tutto ciò che Cosini non può ottenere.
Interessante, e profondamente moderno, è poi la conclusione del romanzo:la visione di Zeno,cioè di Svevo,sulla Psicanalisi. Egli infatti dice che il disagio mette l' uomo in discussione con se stesso e con gli altri e non esiste nessuna medicina che possa guarire l'uomo che è malato in profondità; è l' uomo stesso il creatore di" mostri distruttivi . Neanche la psicanalisi, che non guarice l' uomo, ma gli è necessaria solo "per comprendere se stesso" . E non è questa forse la più grande speranza dell'uomo contemporaneo?
Interessante
Scritto da mariarosaria77il 11 maggio 2018Uno di quei libri che ti fanno leggere a scuola e per questo l'ho sempre un po' snobbato, tuttavia visto il prezzo ho deciso di comprarlo e non me ne sono pentito. Il libro in alcuni passaggi può essere un po' noioso tuttavia verso la fine ti lega e ti porta ad appassionarti. Per quanto riguarda il prezzo sicuramente concorrenziale, il libro ha la copertina rigida che però esternamente è un po' morbida.
Buono
Scritto da gamato165il 04 dicembre 2017 Uno dei grandi della letteratura italiana.
Interessante, di facile lettura, attuale, tutto quello che si può dire ma, a mio parere, è fondamentale che la lettura non venga presa alla leggera; il linguaggio è estremamente abordabile. Tuttavia, non si può dire lo stesso della trama.
Non presenta grandi enfatizzazioni nello sviluppo dell'intreccio, per cui alcuni lettori potrebbero quasi definirlo piatto. Non lasciatelo alle prime pagine, sarebbe un errore. Vale davvero la pena di resistere fino alla fine, Svevo fa immedesimare tantissimo nel personaggio, per quanto possa piacere.
Se ci si aspetta un romanzo che tiene viva l'attenzione, meglio cambiare libro.
Se c'è convinzione, bisogna leggerlo, i classici non si chiamano così per niente.
Leggerlo a 15 anni ed è stato abbastanza impegnativo finirlo.
Buono
Scritto da amatomariarosaria.amil 03 dicembre 2017Classico lento lento lento e pesante pesante pesante. Zeno è un uomo che affronta il percorso della psicoanalisi e rivive, con essa, la propria vita. Attraverso i capitoli ed i ricordi ricchissimi di particolari, conosciamo Zeno un po’ meglio: è un uomo curioso di se stesso, che ci racconta tanti episodi della sua vita, dal vizio del fumo che lo accompagna da sempre, alla notte in cui il padre muore, che è il momento più importante della sua vita, dalle donne che hanno segnato i suoi giorni, all’amico Guido che ne ha segnato il destino. Stranamente molto poco protagonisti sono i figli. Tutto il libro è permeato da uno stile dal sapore d’antico, che rende la lettura veramente faticosa. Nell’ultimo capitolo scopriamo che la lettura che abbiamo affrontato è un racconto più realistico di quanto inizialmente ci si può aspettare, nel senso che non è filtrato attraverso il percorso dell’analisi. Percorso che Zeno ha subìto e non ha affrontato. E’ strano il rapporto che si crea fra Zeno e il Dottor S.: è quest’ultima forse la parte più interessante, anche alla luce dell’idea che personalmente ci siamo fatti della vita di Zeno.
Intrigante
Scritto da Emmail 28 novembre 2017Se “La coscienza di Zeno” non è il primo “romanzo di analisi” di Svevo, poiché si lega per molti aspetti ai precedenti “Una vita” e “Senilità”, divengono più nette nella sua impostazione narrativa le caratteristiche che ne fanno un modello di tale filone letterario. Viene superata la sequenza cronologica, con un’articolazione tematica nelle quattro parti: il fumo; la morte del padre; la storia del matrimonio; l’associazione commerciale con il marito della donna che avrebbe voluto sposare e la conclusione dedicata alla psicanalisi. Magari non di facile comprensione ma dal contenuto pregno di significato.
un classico
Scritto da caterinasergio2017il 12 marzo 2017Ho letto questo libro anni fa quando andavo al liceo e devo dire che è sato molto apprezzato da parte mia nonostante credo sia difficile da interpretare, o almeno non è facile per tutti questo forse per il protagonista stesso.Forse l'avrei apprezzato molto di più se l'avessi letto in età adulta o forse no...comunque credo che questo libro sia da leggere e soprattutto dovrebbero leggerlo tutti gli eterni immaturi.lo consiglio davvero!
pesantuccio
Scritto da Claudiail 12 marzo 2017lettura molto lenta. in tante pagine Zeno Cosini è indisponente. Ho trovato di una disarmante semplicità la vicenda che rasenta la piattezza ma che d'altronde non potrebbe essere diversamente, essendo l'opera presentata come il resoconto di un uomo scialbo sulla sua scialba vita. Zeno vivendo la sua inettitudine come una malattia si affida alla psicanalisi, che nei primi anni del secolo scorso era agli inizi e costituiva oggetto di curiosità scientifica. Consiglio questa opera che per la modernità del messaggio e per la novità dell'introduzione della psico-analisi al fine di scavare nei recessi dell'animo umano e della sua decadente esistenza non può non essere tralasciata
Magnifico
Scritto da ines.pirone24il 08 marzo 2017A tutti capita, prima o poi, di riflettere su se stessi, sul proprio rapporto con gli altri e sui personali successi e insuccessi, valutando le decisioni e gli atteggiamenti che li hanno maggiormente determinati, ma a pochi appartiene il coraggio di scrivere tutto nero su bianco, ammettendo le paure, le ossessioni e i sentimenti più intimi, e forse ad ancor meno persone passa per la testa di farlo per avere un successo editoriale. Zeno Cosini non era sicuramente tra questi ultimi e non avrà gradito di trovarsi in tutte le librerie, dopo che il suo psicoanalista Dottor S decise di pubblicare il manoscritto che lui stesso gli aveva consigliato di redigere. Tutta la vita di Zeno fu e continua ad essere esposta: l'ostilità verso il padre, il vizio del fumo, il matrimonio con Augusta, il rapporto con l'amante Carla e il legame lavorativo con il cognato Guido in una continua ricerca di normalità, cioè di integrazione nel sistema delle maschere borghesi, che è destinata a non riuscire. L'ultimo romanzo di Italo Svevo rappresenta una svolta nella letteratura italiana: il narrazione è affidata a un solo punto di vista e non segue un andamento cronologico, seguendo le dinamiche della mente che alterna presente e passato, ricordi piacevoli ad eventi traumatici. L'uomo prende sinceramente possesso delle pagine del libro e con forza riflette sulle sue fragilità e mancanze. Nonostante Zeno appaia come una figura inconsolabile, al lettore questo libro insegna a non avere paura nellimmergersi nelle sfide che la vita propone e ad indagare se stesso e gli altri apprezzando la diversità di ciascuno e la molteplicità delle visioni: il contatto con la realtà è violento, ma inevitabile. Prendendo le parole di Alessandro Baricco in Oceano mare (libro secondo, Il ventre del mare): Anche se ritrovassimo mai una qualche terra, noi non saremo mai più salvi. E quel che abbiamo visto rimarrà nei nostri occhi, quel che abbiamo fatto rimarrà nelle nostre mani, quel che abbiamo sentito rimarrà nella nostra anima. E per sempre, noi che abbiamo conosciuto le cose vere, per sempre, noi figli dellorrore, per sempre, noi reduci dal ventre del mare, per sempre, noi saggi e sapienti, per sempre saremo inconsolabili. Inconsolabili.
Ottimo ma un po' pesante
Scritto da FraT7il 08 marzo 2017Anche se non è per tutti, rimane comunque un romanzo straordinario e originale fino alla fine. Un viaggio unico ed irripetibile nelle profondità dell'inconscio, osservato in maniera ironica e divertita. Molto interessante la figura del protagonista, Zeno Cosini, personaggio che con le proprie incertezze ed incoerenze incarna alla perfezione l'Uomo moderno, incapace di trovare dei valori assoluti e trascinati quasi per inerzia nel vortice dell'esistenza, forza imperiosa cui nulla può sottrarsi e che niente può controllare. Lo stesso libero arbitrio viene inficiato dall'irrefrenabile vortice degli eventi e Zeno, incatenato alla propria nevrosi, vive con particolare forza l'incapacità umana di imporsi sulle cose del mondo e sull'angoscia esistenziale che da queste deriva. La coscienza di Zeno è un affresco di sconvolgente realismo della piccolezza dell'Uomo, che alla fin fine si rivela ignobile e meschina vittima di quant lo circonda. Un analisi dell'animo umano, profonda e spesso dolorosa, talvolta invece fortemente ironica e superficiale.
Da leggere
Scritto da elizabuil 07 marzo 2017 Svevo è uno scrittore incredibile. Zeno, protagonista della storia, si racconta nella speranza di guarire dalla sua malattia (immaginaria o reale?) e lo fa affidandosi alla psicoanalisi che egli demonizza ma che, nello stesso tempo, inconsciamente certo, afferma la sua validità. È un testo di letteratura, non di psicologia e in solo in tre occasioni fa accenno ad essa: due sogni, un ricordo e un’associazione. Per il resto è un tuffo nella Trieste a cavallo tra 800 e 900 nei meandri della mente e nelle emozioni di un uomo che… insomma è da leggere!
Comprato in sconto 2,93 euro. Copertina morbida ma scrittura un po’ piccola. Molto utile la “guida alla lettura” del romanzo nelle prime pagine.
grandissimo zeno
Scritto da virnalanteriil 07 marzo 2017"La coscienza di Zeno" è il romanzo con cui Svevo ha avuto il successo letterario inseguito per tutta la vita e, secondo me, è assolutamente straordinario, tanto che nella mia classifica personale lo colloco ai massimi vertici della letteratura italiana. Al centro del romanzo ci sono due tematiche di fondo: l'inettitudine e la nevrosi (tabagismo e non solo) e l'uso delle dinamiche psicoanalitiche come tecnica narrativa, soprattutto nei momenti in cui, tra lapsus e atti mancati, si assiste all'irrompere dell'incoscio sull'Io. Assicuro che non si tratta di un mattone, ma di un romanzo piacevolissimo, ironico, capace di donarci situazioni esilaranti mai banali e scontate.
Un grande classico
Scritto da sarabichicchiil 06 marzo 2017Un grande classico della letteratura italiana, particolarmente complesso. Non è un libro che, a differenza di altri, può essere letto allegramente sotto l'ombrellone o la sera prima di andare a letto, ma necessita di un'interpretazione e di un'analisi accurate. Zeno Cosini è un personaggio unico nel suo genere, ma infinitamente complesso, nevrotico, per l'esattezza. Una sfida per lettori accaniti.
Consigliato
Scritto da giovannispatola_giovil 06 marzo 2017Zeno è un personaggio straordinario e tutta la vicenda, divisa in sezioni non strettamente cronologiche, è la storia della capacità di Zeno di mentire anche a se stesso, fingendo di voler smettere di fumare per esempio, tanto che il romanzo avrebbe anche potuto paradossalmente intitolarsi "l'incoscienza di Zeno". Chiaramente già dall'incipit si comprende che l'unico punto di vista presente nella narrazione è quello del protagonista, capace di giustificarsi praticamente di tutto e di non assumersi mai la responsabilità delle sue azioni: potrebbe uno psicoanalista decidere di vendicarsi di un suo paziente, deciso ad interrompere la terapia, pubblicarne il diario? Da qui la chiave di lettura di un grande romanzo e di interpretazione di un grande personaggio nel quale magari ci riconosceremo fin troppo...Quante cose abbiamo rimandato a lunedì prossimo, senza mai decidere sul serio?
Irresistibili umorismo e psicoanalisi
Scritto da Debora il 06 marzo 2017Il romanzo di Svevo,forse uno dei più importanti dell'autore e uno dei più notevoli della letteratura italiana del XX Secolo,tratta di Zeno Cosini,un ricco commerciante di Trieste, indotto dal suo psicoanalista a scrivere un'autobiografia,per guarire dal pericoloso vizio del fumo.Il racconto non segue le tradizionali regole ed è costituito da un forte influsso della teorie psicoanalitiche dell'epoca.Le vicende di un gruppo di persone alle prese con una fallimentare società commerciale sulla sfondo della vita triestina di fine secolo è analizzato nel dettagli: un sottile gioco collega e confonde gli opposti impulsi dell'egoismo e della generosità, della sincerità e della malafede, facendo scaturire dal tutto una irresistibile luce umoristica.
Mi aspettavo di meglio
Scritto da Nicolettail 06 marzo 2017Libro molto conosciuto,ma ovviamente non adatto a tutti. Linguaggio ricercato ,buona grammatica,però spesso occorre un dizionario . Libro molto famoso,ma non penso sia da considerare adatto a tutti. Rapporto qualità/prezzo ottima. La trama è intrigante,però il finale si capisce già dalla prima pagina. Personaggi interessanti,così come il paesaggio. In una scala da 1 a 10 il mio voto è un 7,5. Mi è piaciuto.
La coscienza di Zeno
Scritto da mariail 05 marzo 2017 Devo essere sincera, ho fatto veramente molta fatica a finirlo.
L'ho terminato perchè ci tengo a finire i libri una volta iniziati, soprattutto se sono grandi classici della letteratura come questo, ma ogni volta che lo aprivo mi sentivo annoiata e non vedevo l'ora di finirlo.
E' molto interessante il modo in cui Svevo è riuscito a descriverci la psicologia del protagonista, infatti nonostante non mi sia piaciuto ritengo che sia comunque un'opera di altissimo valore.
E' un romanzo molto lento e ha per protagonista un personaggio veramente insopportabile; personalmente, non mi sono sentita incuriosita, nè sono riuscita a immedesimarmi.
Ci sono però diverse scene comiche che risollevano un pò il morale mentre si legge.
Lo consiglio comunque perchè è uno dei romanzi più importanti della letteratura italiana.
Un classico da leggere
Scritto da matteopanero9il 04 marzo 2017 Svevo è uno scrittore incredibile. Zeno, protagonista della storia, si racconta nella speranza di guarire dalla sua malattia (immaginaria o reale?) e lo fa affidandosi alla psicoanalisi che egli demonizza ma che, nello stesso tempo, inconsciamente certo, afferma la sua validità. È un testo di letteratura, non di psicologia e in solo in tre occasioni fa accenno ad essa: due sogni, un ricordo e un’associazione.
Svevo è un autore moderno, che coglie tutta la difficoltà di mantenersi integri in questo mondo. Letto da ragazza a scuola, l'ho riscoperto adesso, da adulta, come spunto per ragionare sulla capacità che ogni uomo ha di volersi analizzare, spesso per trovare le buone motivazioni dietro ai propri sbagli, per non riconoscere la debolezza.
Per il resto è un tuffo nella Trieste a cavallo tra 800 e 900 nei meandri della mente e nelle emozioni di un uomo che… insomma è da leggere!
La coscienza del lettore
Scritto da taemin-iil 04 marzo 2017 Assolutamente noioso.
Ma partiamo dalle cose positive!!! Edizione Newton come sempre stupenda e economicissima, la adoro!!! il facciotto in copertina rende per qualche secondo tutto pi sopportabile.
Italo Svevo, che manco si chiamava così, scrisse questo libro probabilmente conscio di quanto fosse pesante e poco scorrevole. Il protagonista poi è insopportabile.
La lettura è troppo difficile, e non capisco perché si ostinino a darlo a scuola: non è in fondo scopo della letteratura intrattenere, come per tutte le arti? E come può intrattenere un romanzo interamente dedicato a riflessioni inutili di un personaggio inetto, che è incapace di non mentire. Deve sempre sparare una bugia, anche quando la realtà non è terribile o debba nascondere chissà quale segreto.
Lo consiglio solo se cercate qualcosa su cui addormentarvi la sera.
Non diventiamo come Zeno
Scritto da mariail 03 marzo 2017 inetto e stanco della vita, vive sensazioni che non tutti possono capire se non le si è provate sulla propria pelle.
un uomo che non riesce a darsi degli obiettivi e quando lo fa non li raggiunge, impossibilitato solo dalla sua inettitudine, passa la vita fumando sempre "l'ultima sigaretta".
Leggerlo fa venire voglia di vivere la vita cercando proprio di non diventare come Zeno, stanco di tutto.
La grandezza di Svevo è infinita, dimostra che non è la quantità che rende unica e potente la scrittura, ma la qualità.
Viaggio nella psiche.
Scritto da STEFANOil 03 marzo 2017 Con questo romanzo di Italo Svevo, per la prima volta la psicanalisi è entrata nella letteratura italiana.
La figura di Zeno Cosini, il protagonista del romanzo, tuttavia, è abbastanza complessa (si potrebbe dire anche e soprattutto per l’epoca).
Tuttavia, questo romanzo, proprio per la novità che contiene, può esser considerato un capolavoro, anche se per lungo tempo è rimasto incompreso.
Degno di nota è il rapporto malattia/salute che Zeno ne fa nell’ultimo capitolo.
Lettura piuttosto interessante
Scritto da fighezza21il 02 marzo 2017La coscienza di Zeno è un'opera sicuramente emblematica e dalle mille interpretazioni. Non si tratta,per l'appunto,di una lettura ordinaria,ma che,proprio per questo,ho trovato molto interessante. La narrazione secondo il punto di vista del protagonista è una scelta azzeccatissima di Svevo per mostrare in maniera diretta la figura definitiva dell'inetto,il protagonista Zeno. Non consiglierei a priori l'acquisto del romanzo,essendo esso poco scorrevole,soprattutto nella parte inziale. Certo è che la qualità dell'opera non si discute:l'aggettivo "capolavoro" è congruo in questi casi.
La mia scelta...dodici anni dopo!
Scritto da Teresail 01 marzo 2017 Ho conosciuto Svevo tra i banchi di scuola tra i tanti autori che si studiano al quinto anno delle superiori; mi aveva colpito al punto da annotare i suoi tre romanzi maggiori tra i libri da leggere.
Dopo 15anni da quell'annotazione finalmente ho letto "La coscienza di Zeno". Non sono cosa possa avermi colpito da ragazzina, ma ora sono rimasta davvero senza parole.
Una splendida autoanalisi di Zeno Cosini, che mostra tutte le sue fragilità, i suoi continui tentativi di migliorarsi e l'altrettanto repentino modo di riuscire a giustificare eventuali fallimenti per poter ripartire poi.....
Un circolo vizioso dal quale non riesce ad uscire, come la storia dell'ultima sigaretta....ma non solo......
Pagine che ci coinvolgono, forse anche più del dovuto; io in alcuni punti mi sono sentita nuda di fronte alle mie stesse fragilità.
Zeno ci mostra il suo modo ironico di vivere la vita, sentendosene sempre distante:
Non avevo ancora perduta la capacità di ridere della mia avventura;la sola capacità che mi mancasse era quella di dormire.
Bellissimo
Scritto da Ennioil 25 novembre 2016Un romanzo indubbiamente molto diverso dagli altri, Zeno pensa e ragiona molto velocemente per la sua epoca ed anche questo è il motivo per il quale ancora oggi riusciamo, senza particolare fatica, ad apprezzare il suo racconto. Non mi aspettavo una tale brillantezza, a tratti molto divertente a tratti meno ma sempre interessante. Non solo una pietra miliare ma anche un vanto per la letteratura italiana.
Intrigante
Scritto da francesco.deluca09il 25 novembre 2016Indubbiamente il miglior romanzo di Italo Svevo. A quasi un secolo dalla sua pubblicazione , l'opera riesce ad evidenziare argomenti ancora molto attuali , quali l'inettitudine, le nostre debolezze perennemente nascoste agli altri , il rapporto problematico con i familiari. Grazie all'espediente del diario , Svevo scrive di Zeno facendolo parlare in prima persona , permettendo di analizzare il personaggio nella sua intimità , grazie alle verità e alle menzogne che ci e si racconta. Romanzo che fa riflettere molto e che merita più di una lettura. Consigliatissimo
Grande classico
Scritto da alessiabertoniil 24 novembre 2016Storia molto coinvolgente, del grande Italo Svevo, in cui riconosciamo il suo grande interesse per l'interiorità e l'analisi psicologica dei personaggi che è in grado di creare. lo consiglio perché è un grande classico della letteratura italiana moderna, un libro che tutti dovremmo leggere almeno una volta.
Epico.
Scritto da dmaggio21il 22 novembre 2016Testo coinvolgente, tanto profondo quanto entusiasmante. Un viaggio dentro sè stessi che le pagine di Svevo ci permettono di fare, durante le quali più conosciamo la sorte del protagonista ed il suo vero e più profondo ego, più quasi inconsapevolemente nello stesso momento stiamo conoscendo noi stessi. Viaggio interiore che solo un maestro come Svevo può far fare ai suoi lettori. Testo che non appena finito, va assolutamente riletto, con maggior coscienza ed entusiasmo. Imperdibile.
romanzo freudiano
Scritto da Fabioil 18 maggio 2016Se è vero che la cultura è ciò che rimane quando ci siamo dimenticati ciò che abbiamo studiato anche questo libro lascia molto di più di quello che si pensi ad una prima lettura . E' un romanzo catartico perché fa pensare se stessi come sotto una lente deformante e deformata dall'analisi che il protagonista fa della sua vita. Non sono tanto gli avvenimenti peculiari della vita di Zeno ad essere interessanti quanto il suo approccio alla loro interpretazione , sempre in bilico fra proprio punto di vista menzogna e realtà. Un testo imperdibile particolarmente per chi nutre interesse verso la psicologia e la psiche umana.
Interessante
Scritto da ElisaVampireil 05 maggio 2016Una lettura difficile. Davvero difficile. E' uno di quei libri che vanno letti almeno una volta nella vita perchè infondo tutti noi siamo un po' come Zeno Cosini. Non posso dire che non mi sia piaciuto, perchè ho divorato il primo capitolo e ho letto piacevolmente i primi tre, ma ad un certo punto la lettura si è fatta più pesante, piena di vicende intricate e dettagliate, il libro è diventato più noioso, sopratutto durante il capitolo dell'attività commerciale. Secondo me, è un libro che va 'studiato' ancor prima di leggerlo, altrimenti risulta quasi impossibile capirlo. Tre stelle.
Dettagli
- GenereNarrativa classica
- Listino:€ 3,90
- Editore:Newton Compton Editori
- Collana:MiniMammut
- Data uscita:22/05/2014
- Pagine:336
- Formato:Tascabile
- Lingua:Italiano
- EAN:9788854165472
Parole chiave laFeltrinelli:
narrativa classica (bambini e ragazzi), top100librifeltrinelli