Divorare il cielo

Hai espresso delle opinioni molto dettagliate e riflessive sul romanzo "Divorare il cielo". È bello sentire che hai apprezzato molti aspetti della storia, come la scrittura di Giordano e l'evoluzione dei protagonisti. Teresa sembra aver lasciato un'impressione forte su di te con la sua determinazione, mentre Bern e Tommaso hanno suscitato reazioni diverse. Capisco che il finale potrebbe non essere stato completamente convincente per te e che questo abbia influenzato il tuo giudizio complessivo sul libro. È comunque positivo sentire che, nonostante questo, hai trovato l'esperienza di lettura soddisfacente, specialmente considerando che è stato il tuo primo incontro con l'autore. Hai intenzione di dare una possibilità ad altri libri di Giordano in futuro? Potresti trovare altre storie che ti coinvolgono ancora di più!

In questo romanzo, interessante e avvincente si trova una particolare scelta stilistica: quella di tagliare completamente alcuni periodi "inutili" che vengono riassunti in seguito senza difficoltà. La lettura è complessivamente piacevole. Tocca temi importanti e pesanti come il fanatismo religioso, attivismi portati all'estremo, l'infertilità; senza svilupparli come meriterebbero, e senza lanciare alcun messaggio o morale

Paolo Giordano ci racconta parte della vita di Teresa, torinese in vacanza in Valle d’Itria e dei suoi nuovi amici, che diventerà la sua nuova famiglia, facendoci immergere in un contesto magico, quello delle campagne pugliesi, antistanti la bellissima costa adriatica nel cuore della Puglia. Qui si assiste ad un netto un cambio di direzione nella vita della ragazza, c’è un intensificazione delle giornate che dalla parentesi estiva si espande fino a diventare una nuova vita, più intensa, fatta di sentimenti contrastanti, che riguardano sia l’intimità individuale che quella di una collettività, o comunità, dall’impronta ambientalista. Storie apparentemente anacronistiche, se si pensa alla visione del bene comune, ma troppi radicali da sembrare utopiche, magari surreali… Xylella, promiscuità, commistione tra malaffare e politica, ma anche maternità… questi sono gli elementi cardini di una storia che va letta per riflettere con spensieratezza e, al tempo stesso, con impegno. Possiamo catalogarlo fra i cd romanzo di formazione, e questo non è un male. Un romanzo forte, che lascia pensare a quei tipici pini marini, in vacanza al mare, che ci donano una boccata d’ossigeno, ma che dal sottosuolo fa crescere radici che dissestano le strade.