Bel romanzo, commovente e riflessivo che riporta gli adulti ad osservare il mondo tramite gli occhi di un bambino. Stile di scrittura coinvolgente e scorrevole
E quando le cose ti chiamano, ti chiamano.
Quando sono lì, sono lì per noi.
Non importa se ci sono state per un secondo o da sempre.
Arigliana, “cinquanta case di pietra e duecento abitanti”, è il paesino sulle montagne della Lucania dove Pietro e Nina trascorrono le vacanze con i nonni. Un torrente che non è più un torrente, un’antica torre normanna e un palazzo abbandonato sono i luoghi che accendono la fantasia dei bambini, mentre la vita di ogni giorno scorre apparentemente immutabile tra la piazza, la casa e la bottega dei nonni; intorno, una piccola comunità il cui destino è stato spezzato da zi’ Rocco, proprietario terriero senza scrupoli che ha condannato il paese alla povertà e all’arretratezza. Quell’estate, che per Pietro e Nina è fin dall’inizio diversa dalle altre – sono rimasti senza la mamma –, rischia di spaccare Arigliana, sconvolta dalla scoperta che dentro la torre normanna si nasconde una famiglia di stranieri. Chi sono? Cosa vogliono? Perché non se ne tornano da dove sono venuti? è l’irruzione dell’altro, che scoperchia i meccanismi del rifiuto. Dopo aver catalizzato la rabbia e la paura del paese, però, sono proprio i nuovi arrivati a innescare un cambiamento, che torna a far vibrare la speranza di un Sud in cui si mescolano sogni e tensioni. Un’estate memorabile, che per Pietro si trasforma in un rito di passaggio, doloroso eppure pieno di tenerezza e di allegria: è la sua stessa voce a raccontare come si superano la morte, il tradimento, l’ingiustizia e si diventa grandi conquistando il proprio fragile e ostinato splendore. Attraverso questa voce irriverente, scanzonata eppure saggia, Catozzella scrive un romanzo potente e felice, di ombre e di luce, tragico e divertente, semplice come le cose davvero profonde.
Venditore:
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2018
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Christian Laera 02 settembre 2021
-
luca clementelli 16 luglio 2018
un bambino PI, una famiglia, il sud italia, la difficoltà dell'arrivo dell'altro.... Buona lettura.
-
ho comprato questo libro perchè il titolo mi ricordava molto la frase di Pasolini, devo dire che non ne sono rimasta delusa sia per lo stile di scrittura sia per la trama. una storia che parte da un lutto molto importante (anticipato dalla descrizione del testo), ma che continua poi con un cambiamento dovuto al nuovo, un "nuovo" che tutti facciamo sempre fatica ad accettare proprio perchè questo porta con se cambiamenti che non sappiamo se siamo disposti ad accettare. una storia molto attuale che crea confusione nella mente ma ti aggiusta poi i pensieri. Mille emozioni e sentimenti si vivono nel testo e tutti da scoprire.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it