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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Romanzo profondamente toccante, I fantasmi di Parigi affronta la storia di una nazione e la sua identità e costituisce, insieme, una profonda riflessione sui diversi modi in cui il passato e il presente si intrecciano, a dispetto del trascorrere del tempo.
«Faulks cattura la voce di un secolo» – Sunday Times
«Superbo, intreccia mirabilmente il tempo presente e quello della Seconda guerra mondiale, tra Tangeri e Parigi» – Observer
Tariq, diciannove anni, braccia magre e capelli scarmigliati, abita in una casa bianca appena fuori dalla medina di Tangeri. Suo padre, Malik Zafar, è un imprenditore di mezza tacca con l'ambizione che il figlio segua le sue orme; della madre, Hanan, morta quando lui aveva appena nove anni, Tariq sa invece poco e nulla, se non che la donna aveva origini francesi. Per questo motivo, quando il ragazzo decide di tagliare la corda per sfuggire alle pressioni paterne, l'unica meta possibile sembra essere Parigi, la scintillante città dove Hanan è cresciuta e dove lui spera di scoprire qualcosa su di lei. L'americana Hannah, dopo aver trascorso un periodo in Africa, sbarca a Parigi con l'intenzione di concludere la sua tesi post-dottorato e condurre delle ricerche sulla condizione delle parigine durante l'Occupazione tedesca. Dieci anni sono trascorsi dal suo primo soggiorno nella capitale francese, ma l'eco di un grande amore, e della terribile delusione conseguita, ancora non smettono di tormentarla. Hannah e Tariq hanno poco in comune, ma entrambi sono alla ricerca di qualcosa di perduto: dei fantasmi di Parigi e, al contempo, dei loro personali fantasmi. Quando le loro strade si incroceranno, e soprattutto incroceranno quella della misteriosa Clémence, venticinquenne dalla carnagione scura e gli occhi neri, il passato tornerà a galla con prepotenza, travolgendo ogni cosa.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
È un libro che crea lunga il corso della narrazione molta “hype” per i suoi misteri, ma alla fine la conclusione è deludente e priva di collegamento con gli argomenti trattati nei vari capitoli
Quanto il passato può influenzare le nostre vite? Può indurci a vivere il presente in modo superficiale, quasi da spettatori più che da protagonisti? Questo romanzo è incentrato proprio sul ruolo che il passato riveste nella vita dei due protagonisti. C’è Tariq che da Tangeri decide di lanciarsi in un viaggio avventuroso a Parigi per scoprire qualcosa in più della sua mamma morta quando lui aveva solo 10 anni. La mamma figlia di un colono francese (un pied noir) e di un’algerina. Incontriamo poi Hannah, americana, che arriva per la seconda volta a Parigi per condurre delle ricerche sulla condizione delle parigine durante l’occupazione tedesca. Pagina dopo pagina scopriremo che dietro queste motivazioni si nasconde ben altro. Entrambi impareranno ad aprirsi al mondo con più consapevolezza e coraggio. Tariq lo farà guidato dalla sua giovane età scoprendosi curioso, interessato ad approfondire non solo i fatti e i personaggi storici che gli si presenteranno tra una chiacchiera e i luoghi visitati della città, ma anche comprenderà meglio la sua realtà intima. Hannah dovrà fare i conti con un passato che l’ha annientata proprio a Parigi dieci anni prima, ma proprio questa esperienza la spingerà a guardarsi dentro e le insegnerà a ritrovare e a far rivivere la sua vera sé. Sullo sfondo si dipanano storie di parigine vissute durante il regime di Vichy con a capo Pétain, sostenitore dei tedeschi. Donne che nella loro semplicità raccontano un periodo nero della storia di Francia. Fatti ed aneddoti raccapriccianti ci insegneranno tanto sul passato del popolo francese alle prese con la guerra e i rapporti con i popoli colonizzati. Nella solitudine di ciascuno troviamo uno specchio in cui ognuno di noi può guardarsi riscoprendo quei fantasmi personali che ci tormentano, ma che ci spronano a vivere con un entusiasmo più consapevole.
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