Il libro parte in maniera originale, ma nello scorrere delle pagine l’originalità si perde per dare spazio a qualcosa di già “visto”.
Malinverno
Domenico Dara unisce il talento dei narratori orali a una scrittura sospesa nel tempo: Malinverno è un romanzo pieno d’incanto sul potere dei libri, delle storie, dell’immaginazione, dell’amore.
«Non siamo quello che abbiamo vissuto: siamo quello che abbiamo pensato, immaginato, sperato, dimenticato.»
Ci sono paesi in cui i libri sono nell'aria, le parole dei romanzi e delle poesie appartengono a tutti e i nomi dei nuovi nati suggeriscono sogni e promesse. Timpamara è un paese così da quando, tanti anni fa, vi si è installata la più antica cartiera della regione, a cui si è aggiunto poco dopo il maceratoio. E di Timpamara Astolfo Malinverno è il bibliotecario: oltre ai normali impegni del suo ruolo, di tanto in tanto passa dal macero per recuperare i libri che possono tornare in circolazione. Finché un giorno il messo comunale gli annuncia un nuovo impiego: il pomeriggio continuerà a occuparsi della biblioteca, ma la mattina sarà il guardiano del cimitero. Lettore dalla vivida immaginazione, Astolfo mescola le storie dei romanzi – per i quali inventa nuovi finali – con quelle dei compaesani, dei forestieri, dei lettori della biblioteca e dei visitatori del cimitero, dei vivi e degli estinti. A incuriosirlo è soprattutto una lapide senza nome e senza date: solo una fotografia, una donna dallo sguardo candido e franco, i capelli divisi in due bande liscissime e l'incarnato pallido. Per lui è da subito la sua Madame Bovary, la sua Emma. Attratto dal mistero racchiuso in quel volto, Astolfo si trova a seguire il filo che sembra dipanarsi dalla fotografia: tra i viottoli e le campagne di Timpamara, complice l'apparizione di una giovane sconosciuta nerovestita, prende forma a poco a poco una storia che mai Astolfo avrebbe saputo immaginare.
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Autore:
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Anno edizione:2022
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Formato:Tascabile

Malinverno
Astolfo, protagonista di questo romanzo bellissimo e originale, prende il suo nome da un’ illustre figura della letteratura, come quasi tutti gli abitanti di Timpamara. Bibliotecario e poi custode di cimitero vivrà un’avventura curiosa e rocambolesca, proprio come i personaggi dei suoi libri preferiti. Commovente e dalla scrittura raffinata, leggerete qualcosa di inaspettato.


Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Silvia 28 giugno 2025libro riuscito a metà
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luisa 05 aprile 2025noiosissimo
Il libro mi è stato consigliato dalla libraia, ho fatto fatica a finirlo. Il finale con l'occultamento di un cadavere mi sembra assurdo e non ci trovo nulla di romantico. Ho dato due stelle per i seguenti motivi. La prima perchè la scrittura è scorrevole e l'autore inserisce molti riferimenti a libri di autori di notevole spessore. La seconda perchè è meglio di un sonnifero. La sera riuscivo a leggere appena un capitolo ................
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Mavi 22 gennaio 2025Una fiaba
Questo libro è stato un acquisto "al buio". La libraia/ consigliera della Feltrinelli (ma quanto sono belle queste figure che rendono viva e umana la libreria?!) mi ha vista incuriosita dalla copertina e dal titolo mi ha detto " è bellissimo, prendilo". Così ho fatto, senza leggere la trama, fidandomi. Ho fatto bene, perché questo libro è una fiaba, un po' triste, malinconica, a tratti può sembrare lugubre, ma è delicata, magica, poetica. Parla di vita, amore, morte: tutto attraverso la lente magica dei libri, che per il protagonista sono soluzione o metafora di tutti e tre gli elementi. Astolfo Malinverno, è un bibliotecario silenzioso e abitudinario, che risolve la sua solitudine attraverso le pagine dei libri, metafora e lente di lettura per raccontare di vita, amore e morte in un paese immaginario in cui gli abitanti hanno nomi bizzarri, tratti da pagine rubate al macero che ha segnato il destino del piccolo centro di Timpamara. Su tutto aleggia un alone di magia e mistero, ma anche il cimitero, nel quale il protagonista comincia a lavorare (dividendosi fra la biblioteca al mattino, e le lapidi il pomeriggio) diventa luogo di vita e di amore. Una fiaba moderna, che celebra il potere salvifico dei libri e delle storie che raccontano, fuori dal tempo e in ogni tempo.
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