L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2019
Promo attive (0)
Una grande storia siciliana oggi ancora più ricca di fascino e dettagli: una gioia per i lettori che hanno amato La Mennulara – oltre un milione di copie vendute, tradotto in tutto il mondo –, un’occasione per i lettori che ancora non hanno incontrato questo classico contemporaneo.
«Un divertimento assoluto». – Aldo Busi
Da quando La Mennulara fu data alle stampe nel 2002, Simonetta Agnello Hornby ha sempre pensato che sarebbe ritornata sul romanzo per un ulteriore lavoro di approfondimento e per aggiungere quelli che da allora ha chiamato “i capitoli perduti”, ovvero pagine andate effettivamente perdute ma popolate di immagini rimaste incise nella sua memoria: quelle pagine inedite sono state finalmente ricostruite e ora rafforzano la macchina della storia, l’atmosfera della narrazione, i profili di alcuni personaggi. Roccacolomba, Sicilia, 23 settembre 1963. È morta la Mennulara, al secolo Maria Rosalia Inzerillo, domestica della famiglia Alfallipe, del cui patrimonio è stata da sempre – e senza mai venir meno al ruolo subalterno – oculata amministratrice. Tutti ne parlano perché si favoleggia della ricchezza che avrebbe accumulato, forse favorita dalle relazioni con la mafia locale. Tutti ne parlano perché sanno e non sanno, perché c’è chi la odia e la maledice e chi la ricorda con gratitudine. In questa nuova edizione, interamente rivista dall’autrice, la Mennulara è più sensuale, crescono gli affondi di atmosfera e gli agganci alla società siciliana dei primi anni sessanta. La spirale di commenti, post mortem, sulla buona o sulla mala condotta della Mennulara – vero motore della narrazione – si avvale di alcune voci in più, a sostegno della complessità psicologica della protagonista e della società in cui agisce.Il libro che vorrei consigliarvi oggi è “La Mennulara” di Simonetta Agnello Hornby, edito da Feltrinelli.C’è di tutto in questo libro d’esordio dell’autrice, tradotto in 19 Paesi, uscito per la prima volta nel 2002 e riedito nel 2019 con dei capitoli nuovissimi.Il romanzo è ambientato nel piccolo paese siciliano di Roccacolomba e la protagonista è la mennulara, detta “Mennù”, che lavora per la famiglia degli Alfallipe. Alla sua morte la donna lascerà uno strano testamento, con l’odio di chi la disprezzava da viva e gli apprezzamenti di chi la ammirava. È la storia di una donna forte che si è creata il rispetto in un’epoca e in una terra molto complicate. Per chi vuole inebriarsi del profumo della Sicilia e cerca una piccola e intricata saga familiare questo è il libro giusto, bello e con una scrittura che cattura.Vi aspetto in Feltrinelli!
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La Mennulara, l’antesignana del femminismo moderno. Primo libro che leggo di questa autrice, e penso che leggero presto altre sue opere. La Menullara, sullo sfondo di una Sicilia dominata dalla mafia e dal maschilismo più bieco, si staglia come una figura epica che crea commozione ed ammirazione. Ben delineate anche le figure che ruotano attorno alla protagonista, pur nella loro meschina bramosia di denaro, nelle loro debolezze, vizi e virtù. Leggendo il libro ho spesso avuto l’impressione che stessi leggendo un'opera teatrale, una commedia a tratti comica sulla vita e sui protagonisti della società siciliana di un piccolo paese dell'entroterra palermitano dal periodo fascista fino al 1963 Visti i temi affrontati, idealmente la storia potrebbe essere letta come un continuum de Il Gattopardo: la ricca nobiltà decaduta; i pettegolezzi dell'ormai ex servitù; la voglia di cambiamento mista alla vergogna di sentirsi inadeguati e provinciali; la persistente separazione tra padroni e servitù. Grande scrittrice. Il libro è veramente bello.
Mi è piaciuto molto . Il punto di forza di questo romanzo è proprio la protagonista: forte , arguta e intelligente.
Una lettura avvincente; evoca immagini del nostro sud che richiamano i racconti delle nostre nonne.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore