Menzogna e sortilegio

Settecento pagine in cui la protagonista Elisa (alter ego di Morante stessa) rievoca le vicende della sua famiglia, afflitta dal morbo della menzogna, ovvero dalla tendenza a nutrirsi di illusioni per via di una profonda incapacità di accettare la realtà. La scrittura è piuttosto complessa e per questo motivo ci ho messo del tempo per ingranare, ma devo dire che ne è valsa assolutamente la pena. Senza dubbio uno dei libri migliori che abbia mai letto.

Lo straordinario linguaggio inventato e fantastico della Morante, in questo libro ci fa odiare la protagonista già dalle prime pagine. Da lettrice ho avuto la sensazione di avere a che fare con un’amica ostinata a correre dietro ad un amore malato, a gioire dei dolori che questo le infligge, capace di non ascoltare consigli. Arrivi alla fine che però… proprio come un’amica ti accorgi in fondo, che quello che hai provato per tutta la storia non era odio, ma forte amore

Un capolavoro della letteratura italiana. Un romanzo potentissimo scritto nel '900 ma con l'anima da romanzo dell'800.