Il mio primo dizionario delle serie TV cult. Da Twin Peaks a Big Bang Theory

In un panorama ormai sempre più sconfinato e infinito della serialità televisiva, Il mio primo dizionario delle serie tv cult è un’agevole e pratica bussola che può aiutare lo spettatore a non smarrirsi o almeno a seguire un percorso segnato. Infine ad arricchire il lavoro degli autori, ci sono i disegni di Daniel Cuello che, oltre a realizzare la copertina, riesce a interpretare ogni serie televisiva con pochissimi elementi racchiusi in una semplice ma esaustiva vignetta.

La serialità ha senza dubbio un ruolo importante nella cultura pop e nella definizione dell'immaginario collettivo. Il mio primo dizionario delle serie tv cult di Matteo Marino e Claudio Gotti, con un linguaggio chiaro e scorrevole e una buona attitudine nerd, offre una catalogazione appassionata di alcune serie rappresentative di un arco temporale che copre gli ultimi 25 anni. Si va in ordine alfabetico: da 24 a X-Files. In mezzo ci sono ovviamente Twin Peaks e Big Bang Theory, Boris e Breaking Bad, Friends e Daredevil, Mr. Robot, Gomorra, Lost e altre ancora per un totale di 33 schede, tutte suddivise in 7 paragrafi. Si comincia da Iniziare, in cui si analizza la prima scena di una serie tv, o la sigla, o la prima puntata. Seguono Personaggi (il cast), Marchio (la caratteristica specifica che la rende unica nel suo genere), Salto dello squalo (il punto di non ritorno qualitativo), Firma (excursus su creatori e showrunner), Vite parallele (somiglianze e riferimenti tra le serie e altre opere) e Ser(i)endipità. La copertina e le illustrazioni originali portano la firma di Daniel Cuello.

Guida per appassionati, ma non solo, delle serie tv. Gli autori, con ironia e passione, passano in rassegna quei prodotti tv che hanno cambiato la serialità televisiva: dall’innovativo Twin Peaks a The Big Bang Theory che ha rinnovato i fasti della sit-com. Per ogni serie tv sono raccontati i personaggi, i topoi, i “salti dello squalo” e le caratteristiche di un fenomeno.