Il viaggio è da sempre il luogo della memoria. E in questo viaggio Zweig fa rivivere le sue rimembranze, trasportando il lettore in alcuni degli appuntamenti storici che hanno contrassegnato la sua esistenza. Dapprima con dolcezza, in quei sfumati ricordi di grandeur suggellati nella Belle Epoque e degli anni universitari. Successivamente invece con crescente tensione, paura ed ansia per un grande male dagli esiti ancora incerti. In ogni caso, con un minimo comune denominatore: l'Europa. La penna scorre morbida sulla carta, e così gli occhi non si affaticano alla lettura. Non oppongono resistenza al contenuto. Volontariamente si abbandonano tra le pagine, assorbendo l'essenza di un lascito identitario di qualità e spessore. Lettura adatta per tutte le stagioni. Consigliato agli amanti della storia e a chi vuole far germogliare la propria identità europea.
Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo
«Non narrerò tanto il destino di me solo, quanto quello di tutta una generazione, della nostra inconfondibile generazione, la quale forse più di ogni altra nel corso della storia è stata gravata di eventi.» Molto più che semplice autobiografia, "Il mondo di ieri" è il ritratto incantato di un'epoca scomparsa, la suprema epopea di quella "Felix Austria" che tanto segnò la storia e la cultura europea, quel mondo nel quale «ognuno sapeva quanto possedeva e quanto gli era dovuto, quel che era permesso e quel che era proibito: in cui tutto aveva una sua norma, un peso e una misura precisi». Al centro della narrazione sta la Vienna imperiale, simbolo di un'epoca indimenticabile che Zweig – esponente di una generazione che «ha imparato a fondo l'arte preziosa di non rimpiangere il perduto» – descrive in tutto il suo splendore e in tutte le sue contraddizioni. Pubblicato postumo, "Il mondo di ieri" è segnato da un'atmosfera autunnale che imprime all'intera opera il severo suggello della modernità.
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Autore:
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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MarcoPossenti 03 agosto 2023'Admirez vous les uns les autres'
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mas96 23 gennaio 2023Libro meraviglioso
Uno dei più belli che io abbia mai letto. Uno spaccato sul periodo a cavallo fra fine ottocento ed il primo novecento, la fine di un mondo legato agli Imperi e ad una serie di mistica, l'inizio della modernità (nella più tragica delle sue forme). Un autore di cui si parla troppo poco nelle scuole e che forse meriterebbe un po' di spazio. Perché impararsi a memoria le vicende di Prinicip, Caporetto, Brest-Litovsk ecc senza cognizione di causa sul posto non è il massimo.
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krimiggy 09 gennaio 2023memorie viennesi
letto prima di un viaggio a Vienna, sebbene parli di un mondo che non c'è più mi ha fatto compagnia durante il soggiorno austriaco. è un libro che scorre voloce, Gli aneddoti storici che fanno da sfondo alla vita di S.Zweig accompagnano nel passaggio, che fa quella gioventù entusiasta romantica alla quale l'autore appartiene, verso una maturità sempre più agra dovuta non solo alle guerre mondiali, ma anche all'antisemitismo insopportabile per chi come S. Zweig era assimilato.
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