Nonostante venga solitamente annoverato tra i romanzi distopici del Novecento, Huxley dipinge una società che tende alla perfezione e alla felicità dei suoi abitanti. Tuttavia il prezzo da pagare per questa nuova Utopia è alto, e sta al lettore decidere se valga la pena pagarlo. Il Mondo Nuovo offre un prezioso spunto di riflessione su quanto siano importanti le unicità e le imperfezioni dell'individuo, in una cornice che ha un che di profetico dato che descrive un mondo che si sarebbe realizzato (almeno in parte) solo molti decenni dopo la pubblicazione del romanzo
Il mondo nuovo-Ritorno al mondo nuovo
Un libro visionario, dall'inesausta forza profetica, sul destino dell'umanità. E sulla forza di cambiarlo.
Scritto nel 1932, Il mondo nuovo è ambientato in un immaginario stato totalitario del futuro, nel quale ogni aspetto della vita viene pianificato in nome del razionalismo produttivistico e tutto è sacrificabile a un malinteso mito del progresso. Il culto di Ford domina la società mentre i cittadini, concepiti e prodotti industrialmente in provetta, non sono oppressi da fame, guerra, malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere materiale. In cambio del benessere fisico, però, devono rinunciare a ogni emozione, a ogni sentimento, a ogni manifestazione della propria individualità. Produrre, consumare. E, soprattutto, non amare. Un libro visionario, dall'inesausta forza profetica, sul destino dell'umanità. E sulla forza di cambiarlo. Al romanzo, qui per la prima volta accompagnato dalla fondamentale Prefazione che lo stesso autore scrisse nel 1946, segue la raccolta di saggi Ritorno al mondo nuovo (1958) nella quale Huxley tornò a esaminare le proprie intuizioni alla luce degli avvenimenti dei decenni centrali del Novecento.
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Autore:
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Anno edizione:2021
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Mellochan 06 luglio 2025Profetico
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Valnar 22 giugno 2025La migliore tra le distopie
Il mondo nuovo, 1984 e Farenheit 451 sono considerati i tre capolavori della lettura sulle distopie. Dopo averli letti tutti e tre, il romanzo di Huxley è senza dubbio il migliore, sia per il realismo del mondo che sviluppa, sia per le tematiche che affronta.
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gine 28 maggio 2025Lento
L'ho trovato lento e un po' banale, manca di profondità ed è molto poco avvincente. Ho amato 1984 e cercavo un libro sulla stessa scia, ma mi ha deluso profondamente: non regge nemmeno lontanamente il paragone.
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