"Il morbo di Hoggard" di Patrick McGrath è un romanzo che esplora temi di ossessione, amore morboso e follia sullo sfondo dell'Inghilterra durante la Seconda Guerra Mondiale. La storia è narrata in prima persona dal dottor Edward Hoggard, un medico dipendente dalla morfina che ripercorre la vicenda che ha distrutto la sua vita.
Il morbo di Haggard
Londra 1940. Mentre nel cielo incrociano gli aerei tedeschi, il dottor Haggard riceve la visita di James Vaughan, un giovane aviatore che gli si presenta con una frase letale: "Credo che lei conoscesse mia madre". Strappato di colpo alle sue fiale di morfina e al culto feticistico di una donna perduta per sempre, Haggard intraprende una lunga, tormentosa confessione, raccontando per la prima volta la vicenda che tre anni prima ha distrutto la sua vita.
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Autore:
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Edizione:4
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Anno edizione:2002
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Roberta 10 aprile 2025
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Valentina 25 febbraio 2025Intenso
Struggente., Disturbante. Potente. Questo libro evoca emozioni contrastanti, difficili da esprimere se non sei Patrick McGrath. La sua scrittura è incredibilmente evocativa: riesce a trasformare in parole emozioni che risulterebbero inenarrabili a chiunque. Pensavo che Follia fosse un libro potentissimo, ma McGrath questa volta mi ha colpito allo stomaco, un po' come Spike che pungeva violentemente l'anca di Haggard tanto da fargli sopperire ogni senso di colpa avuto per quell'amore proibito, ossessivo e malato. Londra 1939. Haggard, medico specializzando in chirurgia all'ospedale di St. Basil, si innamora della moglie di un suo collega medico legale, la quale, ricambiò il sentimento, Tra incontri furtivi e desideri repressi, il loro amore si consuma in un vortice di passione stroncato da un susseguirsi di eventi che, sullo sfondo di una Londra in procinto di entrare in guerra, travolgeranno il dottor Haggard che finirà per sentirsi in preda a forti deliri, mentre il suo perfido Spike, simbolo di quell'amore proibito, urla così incessantemente di dolore da spingerlo a dosi di morfina sempre più frequenti. L'autore racconta il doloroso tormento del dottor Haggard in prima persona, La scrittura densa di immagini potenti, riflette la debolezza dell'esistenza umana, rendendo palpabile il caos emotivo che lacera l'animo di Haggard. Mentre la guerra si avvicina, la vita professionale del dottor Haggard si va, poco a poco, sgretolandosi. Haggard si sperimentò un circolo vizioso di sofferenza e malessere. Laddove l'assunzione della morfina diminuiva il dolore generato da Spike, aumentava il tormento per la sua donna. Ma quando la morfina terminava i suoi benefici, ecco che Spike si risvegliava ancora più forte di prima, trascinando Haggard in un abisso di sofferenza, finché un giorno non venne a fargli visita James, figlio della sua amata donna, il quale esordisce dicendo: "Penso che lei abbia conosciuto mia madre"..
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Chia 13 febbraio 2025
Mi sono innamorata della scrittura dell’ autore dal più ben noto “Follia”, questo libro non è assolutamente da meno, anzi. Lettura scorrevole e intensa, a tratti quasi disturbante. Lo consiglio vivamente a chi ha apprezzato “Follia”.
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