Il nipote della Medaglia d’oro, Romano Sauro, sulla base del materiale raccolto dal figlio del grande Istriano, Libero Sauro, ha dedicato al nonno una biografia alla cui stesura hanno contributo anche il figlio e il fratello dell’autore, il primo con degli inserti letterari e il secondo con le illustrazioni, facendo del libro un lavoro collettaneo che trasmette al lettore una continuità generazionale incentrata sull’amore per la patria e sulla passione dell’«andare per mare» che l’esempio dell’eroe irredentista deve aver trasmesso ai suoi discendenti. Nazario Sauro era nato il 20 settembre 1880 a Capodistria, una città di pescatori e marinai, di origini romane, appartenuta alla Repubblica di Venezia e, dopo il tramonto della Serenissima nel 1797, entrata a far parte dell’Impero Austro-Ungarico. Anche se la sua famiglia era di origine italiana e lui si considerava interamente e indissolubilmente italiano, Nazario era dunque un suddito dell’Imperatore d’Austria. Quando nell’imminenza dell’entrata in guerra dell’Italia contro gli Imperi Centrali si trasferì a Venezia per arruolarsi nella Regia Marina, era conscio che in caso di cattura non sarebbe stato considerato prigioniero di guerra ma sarebbe andato incontro all’impiccagione per alto tradimento, così come accadrà ai patrioti trentini Cesare Battisti e Damiano Chiesa, al dalmata Francesco Rismondo e all’istriano Fabio Filzi. Quando, dopo una serie di missioni navali e sottomarine portate brillantemente a termine fu catturato e riconosciuto da numerosi testimoni, il 10 agosto 1916 andò sul patibolo senza ammettere la propria identità. Voleva morire da italiano così come era vissuto, rinunciando per questo anche all’ultimo abbraccio con la madre. Il suo comportamento fu esemplare: continuò a gridare «Viva l’Italia» finché il sopraggiungere della morte non pose fine alla sua breve ma libera e avventurosa esistenza. Il contributo militare di Sauro alla causa nazionale e il suo valore morale furono subito riconosciuti da tutti, dalla stampa italiana ed estera, ai vertici della Marina e al Governo italiano. Il poeta-soldato Gabriele d’Annunzio si recò a Venezia a far visita alla vedova e ai figlie più volte si riferì nella sua predicazione all’eroe caduto. In un appello ai fuoriusciti giuliano-dalmati così scriveva: «Come Buie è la vedetta dell’Istria, collocata nell’alto cuore della terra, così Nazario Sauro è oggi per tutti gli italiani il vertice spirituale della piccola patria che domani sarà franca».
Nazario Sauro. Storia di un marinaio
-
Autore:
-
Editore:
-
Edizione:2
-
Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Vincenzo Fratta 01 marzo 2017
-
"Nazario Sauro, storia di un marinaio” è un libro ricco di parole che rimandano al mare, alla navigazione, alla corrente di risacca. Un lessico che permette al lettore di toccare i luoghi della narrazione e sentirsene parte. È un’opera particolare, che rifiuta le etichette: non è una biografia, ma neppure un romanzo storico. È un libro di reminiscenze, colmo di valori che danno importanza all’esistenza. I ricordi di Romano e Francesco danno immediatezza allo snodarsi della cronaca e ci consegnano alla vita di Nazario, le cui credenziali sono l’impegno e il rispetto. Sono quasi 500 pagine che scorrono via con leggerezza, pur nella grave drammaticità degli eventi, grazie ad uno stile vivace degli autori che sono andati ben oltre l’obiettivo della dedica iniziale ("Alle generazioni più giovani..."): hanno narrato una storia di ogni tempo rivolta a lettori di ogni età.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it