Consiglio a tutti di smettere di fare qualsiasi cosa è leggere questo libro.L'autore tratta di temi complicati nella maniera più semplice e delicata possibile, a mio parere. Si trova una scrittura molto scorrevole che tiene attaccata alle pagine. La storia viene raccontata da un padre che davanti alla lotta del figlio prova un dolore immenso poiché non riesce ad aiutarlo, ma racconta anche di come egli non perde mai la speranza di tornate a vedere un sorriso lì dove da tempo è scomparso.
La neve in fondo al mare
- Scoprire la profondità della tristezza di un figlio, a neanche sedici anni, è come trovare qualcosa in un posto in cui non te lo saresti mai aspettato. In cui proprio non dovrebbe esserci. - Che vuoi dire? - Tipo, non so. Come trovare la neve in fondo al mare.
Matteo Bussola racconta un nodo del nostro tempo: la fragilità adolescenziale. Scrive una storia toccante, piena di grazia, sul tradimento che implica diventare sé stessi. E ci mostra, con onestà e delicatezza, quel che si prova davanti al dolore di un figlio, ma anche la luce dell’essere genitori, che pure nel buio continua a brillare. Perché è difficile accogliere la verità di chi amiamo, soprattutto se lo abbiamo messo al mondo. Ma l’amore porta sempre con sé una rinascita.
Un padre e un figlio, dentro una stanza. L’uno di fronte all’altro, come mai sono stati. Ciascuno lo specchio dell’altro. Loro due, insieme, in un reparto di neuropsichiatria infantile. Ci sono altri genitori, in quel reparto, altri figli. Adolescenti che rifiutano il cibo o che si fanno del male, che vivono l’estenuante fatica di crescere, dentro famiglie incapaci di dare un nome al loro tormento. E madri e padri spaesati, che condividono la stessa ferita, l’intollerabile sensazione di non essere più all’altezza del proprio compito. Con la voce calda, intima, di un padre smarrito, Matteo Bussola fotografa l’istante spaventoso in cui genitori e figli smettono di riconoscersi, e parlarsi diventa impossibile. Attraverso un pugno di personaggi strazianti e bellissimi, ci ricorda che ogni essere umano è un mistero, anche quando siamo noi ad averlo generato.
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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lea 08 settembre 2025consiglio vivamente la lettura
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Eli 29 agosto 2025Profondo ma superficiale
Il libro tratta tematiche pesanti e difficili con una superficialità non intesa come insulto. Non entra, infatti, nel profondo dei temi ma piuttosto indaga i sentimenti dei genitori che accompagnano i figli lungo questo percorso. Piacevole, scorrevole e riflessivo.
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marioca 26 agosto 2025
storia toccante sulla fragilità dei nostri adolescenti e sulla nostra imperfezione di genitori!
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