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Anno edizione: 2018
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Oggi ti parlo di "Piccole donne", di Louisa May Alcott, Feltrinelli editore. Le piccole donne protagoniste di questo romanzo sono Meg, Joe, Emy, Beth, March. Siamo in America, durante la guerra di secessione, quattro sorelle, ognuna con un carattere ben definito. Assistiamo alla crescita di queste ragazze che si trasformano in donne tra amore, grande passione ma anche molto dolore. Spicca tra le quattro la figura di Joe, non solo perché la leggenda vuole che sia l'alterego di Louisa May Alcott, ma soprattutto per essere l'eroina da cui parte l'idea dell'emancipazione femminile in letteratura. È stato più volte riadattato per il cinema, ottenendo sempre grandissimo successo. È un libro senza età ed è soprattutto il libro che mi ha fatto innamorare della lettura. Io lo consiglio spesso alle più giovani nella versione che Feltrinelli ha editato per i ragazzi.
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Arthur Rimbaud, l'enfant terrible. Poeta simbolista, ragazzaccio letterario e infine commerciante d'armi mercenario, che abbandonò la letteratura all'età di 21 anni, ma il cui brillante lavoro continua ad affascinare e ispirare. Per capire i suoi scritti bisogna studiare a fondo la sua turbolenta vita, la sua perenne ribellione verso la famiglia, la società, la guerra o si rischia davvero di non comprenderlo. Il ragazzo dagli occhi “del celeste più pallido che c’è, screziati di blu scuro, i più belli mai visti”, così lo definisce lo scrittore Ernest Delhaye, è una testa calda che vive in un continuo stato di alterazione tra gin, birra e assenzio, che lo aiuta però a produrre versi favolosi. Celebre la sua relazione maledetta con il poeta Paul Verlaine che dopo la fine della loro storia d’amore precipita nel tunnel della depressione. Una vita sregolata, quella dei due artisti, che non coincide con la disciplina ferrea con cui componevano le loro opere, che hanno permesso a entrambi di passare alla storia. Gli ho assegnato tre stelle solo perché non è il genere di poesia che preferisco. I primi scritti adolescenziali non mi sono piaciuti, a parte qualche perla. Ho apprezzato più gli ultimi componimenti, tratti da “Ultimi versi” e “Una stagione all’inferno”. Molto lontano dal mio genere, ma alcune poesie dedicate alla natura le ho trovate di un’assoluta e struggente bellezza.
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