Bello, anche se ovviamente un po' datato, ma molte riflessioni e descrizioni ancora attualissime. In generale si legge bene, è molto piacevole.
Un ottimista in America (1959-1960)
«Partendo per gli Stati Uniti, e anche durante il viaggio, spergiuravo che non avrei scritto un libro sull'America (ce n'è già tanti!). Invece ho cambiato idea. I libri di viaggio sono un modo utile, modesto eppure completo di fare letteratura. Sono libri che servono praticamente, anche se, o proprio perché, i paesi cambiano d'anno in anno e fissandoli come li si è visti se ne registra la mutevole essenza; e si può in essi esprimere qualcosa che va al di là della descrizione dei luoghi visti, un rapporto tra sé e la realtà, un processo di conoscenza. …Mi interessavano gli Stati Uniti, come sono fatti realmente, non, che so io, per un "pellegrinaggio letterario" o perché volessi "trarne ispirazione". Però negli Stati Uniti sono stato preso da un desiderio di conoscenza e di possesso totale di una realtà multiforme e complessa e "altra da me", come non mi era mai capitato. È successo qualcosa di simile a un innamoramento.»
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Anno edizione:2022
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Baberta 17 gennaio 2025Molto piacevole
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