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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2024
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Libro che mi consigliarono a scuola. Probabilmente non l'ho molto apprezzato per questo motivo. La storia è interessante, ma non è così tanto coinvolgente da non riuscire a posare il libro sul comodino.
Secondo me i romanzi migliori di Andrea Vitali sono quelli meno lunghi, di duecento pagine o poco di più; tuttavia non mancano le eccezioni e a tal proposito si deve riconoscere all’autore una capacità non comune nel portare avanti una trama piuttosto esile, come è quella di Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti, con tutta una serie di accorgimenti che vanno dai nomi azzeccati dei protagonisti (Giovenca, Zemia, Geremia, Stampina, Novenio) all’invenzione di nuove storie, collegate alla principale, nel momento in cui questa comincia a dare segni di stanchezza. Del resto due personaggi, per certi versi agli antipodi, come la bella e prosperosa Giovenca Ficcadenti e Zemia, la sua sorellastra più brutta della morte, poteva crearli sono uno come Vitali, teso a privilegiare i contrasti netti in modo che una vicenda nel complesso banale potesse diventare una sicura attrazione per il lettore. A un certo punto, però, si deve essere chiesto come pervenire alla fine della storia e allora, in un momento di grazia, ha pensato bene di innestare in una trama non eclatante un risvolto giallo e questo è stata la mossa che ha dato ampio respiro all’opera e che ha consentito di arrivare al termine in un crescendo quasi rossiniano. Vitali ha avuto un intuito felicissimo, con il quale ha riscattato una prosa altrimenti tutto sommato scialba, ma che poi ha incatenato il lettore per circa un centinaio di pagine, desideroso di conoscere una soluzione da subito nota, ma che vedeva coinvolto un personaggio che fino ad allora aveva riscosso unanimi simpatie. Diavolo di uno scrittore che, come un mago, ha tirato fuori dal cappello un’opera dall’andamento lento per tre quarti e decisamente veloce per il resto. E infatti, quando cominciavo a stancarmi, sono stato colto improvvisamente da un raptus di conoscenza che mi ha fatto ingoiare quel centinaio di pagine in un battibaleno. Da leggere, magari in spiaggia sotto l’ombrellone, oppure in camera da letto prima che colga il sonno, e comunque in ogni caso senz’altro da leggere.
Nella consueta Bellano di Andrea Vitali vene inaugurata una nuova merceria. Corre l'anno 1915 e, mentre sull'Isonzo, si combattono le prime battaglie di una lunga e sanguinosa guerra, nella piccola cittadina sul lago l'apertura di questo negozio scatena invidie spropositate e passioni incontrollabili... E' una vera festa per me quando posso iniziare la lettura di un nuovo romanzo di Vitali: evasione totale e divertimento puro, cosa si può volere di più per trascorrere alcune ore nell'amena compagnia del mio fidato Kindle? Andrea Vitali non mi ha mai deluso ed anche questa volta le mie attese non sono state intaccate. Cercate una buona lettura? Tranquilli c'è sempre Vitali che è pronto a soddisfarvi!
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