Prima di noi

Ho fatto veramente fatica a posare il libro perché oltre alla scrittura magistrale, è veramente bellissimo e coinvolgente. Uno di quei libri che non dimenticherò mai! Fatevi un regalo: leggetelo! Ne rimarrete estasiati!

Ho iniziato a leggere questo libro un po' restia e presa dalla noia, la trama non mi ispirava particolarmente e non era esattamente il mio genere, ma mi sono assolutamente ricreduta. Penso che questo sia uno dei libri più belli che io abbia mai letto! L'autore riesce a coinvolgerti nei drammi e nella vita di questa famiglia, generazione dopo generazione, e tu leggi bramosa di sapere che fine faranno i protagonisti, quali strade sceglieranno e chi riveleranno di essere veramente. È inutile dire che mi sono innamorata della storia d'amore tra Nadia e Maurizio, dello spirito rivoluzionario di Eloisa, del coraggio di Diana, delle difficoltà emotive di Dario e della forza di Letizia. Ogni personaggio, chi più chi meno, ti entra nel cuore, arrivi a conoscerlo attraverso le tappe più importanti della sua vita ed è veramente entusiasmante e coinvolgente osservare l'evolversi di una famiglia, delle caratteristiche ereditate, dei traumi tramandati, ma anche i miglioramenti della generazione successiva. Consiglio assolutamente a tutti di leggerlo, non fatevi spaventare dalla trama né dal corposo numero di pagine, perché quando finirà ne sentirete la mancanza.

Un secolo di Storia, un secolo e quattro generazioni di una famiglia, dalla fine della prima guerra mondiale ai giorni nostri. Questo è Prima di noi, romanzo ambizioso che racconta l’Italia narrando le vicende dei Sartori, friuliani prima e lombardi poi, attraverso i periodi più intensi e difficili del nostro Paese, dall’avvento del fascismo alle lotte partigiane, dagli anni bui del terrorismo alle illusioni dell’epoca moderna. E quello che si avverte è la sensazione di come un velo di precarietà si stenda, sempre più spesso e pesante, sulle vite della stirpe Sartori: precarietà nei sentimenti, nel lavoro, nella salute, nella consapevolezza di sé. È come se ogni generazione, in definitiva, lasciasse per strada un pezzo di quel che di buono aveva ereditato dalla precedente, fino al dissolvimento stesso dei legami, in un progressivo perdersi e ritrovarsi - ma solo per allontanarsi nuovamente, per poi scoprire fatalmente il più osceno dei destini: sopravvivere a coloro che il tuo cuore fu così stupido da scegliere e ritenere immortali. Insomma, uno specchio dei tempi autentico e a tratti impietoso, esattamente come a volte è la vita. Voto 4,5.