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Francesco. Canto di una creatura
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Francesco. Canto di una creatura - Alda Merini - copertina
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Francesco. Canto di una creatura

Descrizione


Chi era Francesco d'Assisi? Vagabondo, "folle d'amore", "elemosiniere di Dio", è una figura affascinante e provocatoria. Attorno a lui si sono appassionati, e talora divisi, laici e religiosi, credenti e scettici di ogni tempo, ma soprattutto coloro che non smettono di interrogarsi sul senso e sul destino della fede. Ostinato, irruente, libero come nessuno, Francesco compie il gesto più difficile per un uomo: con la sua scandalosa, coraggiosa "svestizione" perde un padre ma trova una sposa delicata e dolcissima, la Povertà, il cui "manto di sacco", pur "pieno di rattoppi / era una veste angelica". Ed è proprio come "apostolo di sogni", "contadino di fede", insieme terribile e tenero, che Francesco ci viene incontro in queste pagine, che restituiscono tutta la tensione, non priva di fragilità e turbamento, del santo di Assisi, di colui che, come ci ricorda lo scritto di Gianfranco Ravasi, non ha voluto innalzare "barriere di orgoglio e di ricchezza contro il vento dello Spirito". Nelle poesie di Alda Merini, negli echi di questi versi in forma di monologo, o preghiera, che possiedono la sapienza di un canto d'amore mistico e la forza di una lauda, il santo ritrova tutta la sua sostanza vitale, la sua gioia, follia e pietà. E diventa un'icona di amore e redenzione incomprensibile alla ragione.
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Dettagli

2015
26 ottobre 2015
9788820059507

Valutazioni e recensioni

VERONICA CRISPINO
Recensioni: 4/5

Questa raccolta poetica è dedicata all'affascinante figura di San Francesco d'Assisi, ebbro d'amore per Dio e Suo liuto, "Dio è luce", scrive la poetessa dei Navigli dando voce al suo Francesco, e "io canterò per lui tutti i colori della terra.". Francesco, "obolo sommerso" del Signore, affascina anche Alda, egli compie quella pazzia suprema della "svestizione", inimicandosi il padre terreno, ma vestendosi di una "tunica luminosa", che pur piena di rattoppi alla vista delle genti, era "veste angelica". Francesco sposa la povertà, ma anche la castità; Chiara, la quale come lui sfugge agli inganni della vita, e che per Francesco sarebbe potuta divenire " palestra d'amore" è invece diventata "musa ispiratrice del sogno di Dio", una carne pura, quella di Chiara, che "canta nella reclusione dei sensi". "L'artigiano di Dio" è fatto di carne, carne che il demonio scortica viva, ma che sta diventando biada per Dio, una biada fatta solo d'amore. Affascinante la figura del Santo delineato da Alda, tormentato negli affetti terreni (diverse volte viene ricordato il padre di Francesco, ser Bernardone), nella carne ( in giovinezza seduttore di donne, ma anche nella contemplazione di Chiara, in quanto carne), sofferente e piangente, ma "chiosa di Dio". Una lettura piacevole che induce alla riflessione sulla vita del "Giullare di Dio", e magari anche ad un ulteriore approfondimento su questa splendida figura.

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Alda Merini

1931, Milano

Poetessa italiana. Ha esordito nel 1953 con La presenza di Orfeo seguito da Paura di Dio (1955), Nozze romane (1955), Tu sei Pietro (1961). Dopo un ventennio di silenzio segnato da una dolorosa malattia e dall’esperienza dell’ospedale psichiatrico, è tornata alla scrittura con L’altra verità. Diario di una diversa (1986), racconto in prosa dell’esperienza manicomiale. Con La terra santa (1984) il vissuto tragico si riversa nella poesia, evocando una realtà deformata dentro cui si muove una sensibilità acuta e sofferta. La produzione successiva s’impone per la sua densità visionaria e per la sensualità impetuosa, che raggiunge un’intensità quasi mistica (Testamento, 1988; Vuoto d’amore 1991; Ballate non...

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