Sicuramente quando si pensa a Pirandello, vengono in mente capolavori quali i grandi romanzi come "Uno, nessuno, centomila" o il teatro, magari le novelle, ma quasi mai ci si sofferma su questo testo. Contemporaneo come pochi, questo scritto affronta il tema dell'uomo e della macchina, dell'alienazione e dell'isolamento che causa straniamento, ma lo fa con quel gusto grottesco che caratterizza lo scrittore di Girgenti. Ad una rilettura attenta, Serafino Gubbio è un uomo che si identifica perfettamente nelle pieghe più deboli della società contemporanea. Da leggere assolutamente.
Quaderni di Serafino Gubbio operatore
Chi volesse riassumere in due parole la trama si troverebbe certo in imbarazzo: il nucleo della storia è infatti una storiaccia passionale, che rimanda ai modelli del melodramma e del romanzo tardo-romantico replicati in tutte le possibili varianti dal romanzo d'appendice. Abbiamo un perfetto esemplare di femme fatale, slava, bellissima, tormentata e crudele, la solita donna "più tigre della tigre", il cui fascino funesto causa la morte di due uomini... Il punto è che quella fabula è assunta da Pirandello come una materia romanzesca da rielaborare in una direzione completamente diversa: la storiaccia c'è, con tutti i suoi stereotipi, ma è assunta come una materia grezza che il romanzo si incarica di anatomizzare, straniare, ridicolizzare, reinterpretare. In altre parole, Pirandello ci racconta una storia e contemporaneamente sviluppa una riflessione sulle possibilità della scrittura narrativa, conducendo a compimento la dissoluzione dei modelli romanzeschi tradizionali.
-
Autore:
-
Curatore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2017
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Alessandra e Nives 05 agosto 2025Capolavoro
-
silas 17 maggio 2025
Romanzo sacrificato alla fama dei suoi 'fratelli'. Ingiustamente! Val sempre la pena rileggere 'Quaderni...'
-
C. B. 01 gennaio 2025Non il miglior Pirandello
Ci tengo a spendere i miei due cents su questo libro. L'idea di base è attuale, condivisibile e, probabilmente, innovativa (considerando che il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1915); idea carina, certo, ma idea che viene compresa ed espressa lungamente nel primo quaderno. In pratica, si esaurisce tutto lì, perché il resto del libro altro non è che una noiosa ripetizione di questo concetto di base, ossia che Serafino Gubbio è un operatore al servizio delle macchine, che non sono gli uomini a comandare le macchine, bensì le macchine a comandare gli uomini. Vero è che c'è un cambiamento nel personaggio di Serafino che per qualche momento inizia a sentire il "superfluo", che diventa un qualcosa di più che una mano che gira una manovella, per poi completare la sua "trasformazione" in servitore delle macchine, senza più emozioni, senza più nemmeno la voce. In conclusione, il concetto di base è carino e ci sta, però questo libro è una vera noia, è ripetitivo fino alla nausea.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it