Come mi aspettavo, la storia in sé non mi ha entusiasmata. Nel senso... Il libro l'ho letto con piacere e la vicenda è coinvolgente, ma il personaggio di Dorian Gray è detestabile (anche e soprattutto per questo suo lasciarsi influenzare da altri senza avere un briciolo di personalità e rispetto per se stessi), superficiale e arrogante. I personaggi di Basil Hallward e di Henry Wotton mi sono piaciuti, perché rappresentano due facce della stessa medaglia, il buono e il cattivo, gli artefici - volenti o nolenti - della personalità del protagonista. Se il primo, l'autore del famoso quadro al centro della vicenda, è solo un'ignara "vittima" degli eventi, il secondo, l'affascinante e carismatico lord inglese, è invece consapevole di tutto quello che viene detto e fatto; è lui ad aprire per primo gli occhi a Dorian rispetto l'uso che può fare della propria bellezza ed è sempre lui a influenzarlo e a condurlo sulla strada della distruzione. Dovrei detestarlo al pari del personaggio principale... invece, un po' allo stesso modo del romanzo, lo trovo molto più affascinante, con un carattere forte e peculiare. Ovvio: leggere i botta e risposta tra Henry e Dorian fa - a dir poco - arricciare il naso, perché alla superficialità e all'arroganza ci aggiungiamo anche il maschilismo, il cinismo... Qualcuno ha nominato il patriarcato? (Bisogna tenere a mente che si tratta di un romanzo scritto e ambientato nel 1890... ed è anche questo a renderlo interessante, perché, sotto molti aspetti, riesce a essere attuale, purtroppo.) Di certo, un classico della letteratura che bisogna leggere almeno una volta. Anche solo per il finale.
Il ritratto di Dorian Gray
''Ognuno vede il proprio peccato in Dorian Gray'' afferma Oscar Wilde. La sua opera più nota è diventata il manifesto del decadentismo e dell'estetismo, ma è soprattutto uno dei romanzi più raffinati e impetuosi mai scritti. Gli atelier di pittori, il teatro, le cene della nobiltà londinese, la ricerca del piacere portata alle estreme conseguenze: questi gli ingredienti di una storia intramontabile. Dorian Gray, ossessionato dalla paura di perdere la bellezza, l'unica risorsa per cui valga la pena di vivere, ottiene grazie a un sortilegio che il tempo non segni il suo corpo ma soltanto il suo ritratto. Così può abbandonarsi agli eccessi mantenendo intatta la giovinezza e la perfezione del suo viso. Ma che ne è dell'anima?
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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errebooksbabe 09 gennaio 2025
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Cimetempestose 18 agosto 2023Non averlo ancora letto… una fortuna averlo ancora da leggere.
Nota storica nel 1885 l’omosessualità in Inghilterra divenne illegale con l’introduzione del reato “indecenza fra uomini”. Nel 1891 venne pubblicato il romanzo “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde. Un’ Opera ambigua, un eccellente provocazione volta a far infuriare gli oppositori contro l’omosessualità. “Il ritratto di Dorian Gray” sollevò molto obbiezioni. Il romanzo fu prima messo sotto accusa e poi scagionato poiché non c’era scritta nessuna affermazione riguardo l’omosessualità. Inseguito Oscar Wilde denunciò per calunnia il marchese Queensberry ma tutto gli si ritorse contro. Wilde venne dichiarato colpevole di indecenza, sodomia e oltraggio al pubblico decoro, con una pena complessiva di due anni di carcere ai lavori forzati. “Il ritratto di Dorian Gray” Londra fine 1800, Basil è un pittore incontra il bellissimo e giovane Dorian e lo invita a farsi ritrarre da lui. L’amico di Basil, Lord Henry è un uomo cinico e abituato ai vizi mondani, conosce Dorian che ne rimane ammaliato. Quando Basil finisce il dipinto si rende conto che in vita sua non era mai riuscito a fare un’opera così meravigliosa. Quando Basil mostra il dipinto a Dorian ne rimane estasiato e allo stesso tempo sente l’amarezza e il dispiacere del tempo che passerà e con esso la sua bellezza che però resterà per sempre immortale nel quadro e rivolgendosi a Basil e a Lord Henry dice: “invidio tutto quello che ha una bellezza immortale. Invidio il ritratto che mi hai fatto. Perché dovrebbe conservare quello che io sono destinato a perdere? Ogni istante che passa mi toglie qualcosa e lo dà a lui. Ah se solo fosse il contrario! Se fosse il ritratto a cambiare, e io potessi restare per sempre come sono ora! Perché hai voluto dipingerlo? Riderà di me, un giorno- che orrore!” “Il ritratto di Dorian Gray”un romanzo raffinato, elegante, cinico, sarcastico, saccente, irriverente e assolutamente magnifico. Oscar Wilde uno scrittore straordinario.
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alessia 29 aprile 2023capolavoro
cosa dire di questo libro? un capolavoro senza tempo, attualissimo, narcisismo allo stato puro. Da leggere almeno una volta nella vita
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