Interessante angosciante nella prima parte , deludente nel finale , peccato prometteva bene.
Il silenzio dell'altopiano
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Tra le più sofisticate espressioni del genere nordico degli ultimi anni, il romanzo di Steinar Bragi mescola in modo brillante elementi ispirati alle saghe nordiche a ingredienti tipici del thriller psicologico scandinavo che, strizzando l’occhio all’horror e al fantastico, riflette sulle ombre del nostro tempo
«La versione islandese di Twin Peaks.» - Corren
«Un autore che padroneggia tutte le sfumature e le ombre del genere.» - Gomorron Sverige
«Un brillante thriller psicologico, che fonde abilmente i miti dell'Islanda e la sua natura mozzafiato con un'acuta riflessione sul nostro presente.» - Politiken
Una natura che dà le vertigini, gente e luoghi che appaiono per poi scomparire, sassi, acqua, poche piante, muschi, licheni, uccelli e insetti, niente di complesso. La sola cosa complessa in quel deserto era il contenuto delle loro menti.
A bordo di una jeep carica di alcol e provviste, due coppie di Reykjavík si sono lasciate alle spalle la città con le sue tensioni per avventurarsi nel silenzio delle lande desertiche dell’entroterra islandese. Lontani da tutto, dispersi tra distese di pietre battute dal vento e circondati dall’inospitale paesaggio vulcanico, i quattro amici perdono l’orientamento e, dentro una nebbia densa e scura, finiscono per schiantarsi contro una grande casa che, dal nulla, si materializza all’improvviso davanti a loro. I due vecchi abitanti li accolgono per la notte, ma lì fuori si percepisce la presenza quasi fisica di una minaccia. Sono solo le volpi artiche o è qualcosa di più inquietante? E il pericolo è solo all’esterno o anche tra le mura di quell’apparente rifugio, nelle pieghe di un’amicizia che nasconde tensioni irrisolte? Col passare delle ore, l’altopiano si fa cassa di risonanza di ogni loro pensiero, mentre la natura con cui desideravano riconciliarsi all’inizio del viaggio perde rapidamente qualsiasi seduzione e romanticismo, rivelandosi ostile e violenta, uno spazio selvaggio e crudele dove le regole della civiltà non hanno più alcun valore. Avvolti da una foschia che cancella i confini fra terra e cielo, i quattro finiscono in una sorta di limbo fra la vita e la morte, incapaci di contrastare il pericolo che si fa sempre più palpabile intorno a loro spingendoli a tornare continuamente a quella casa misteriosa con i suoi bizzarri inquilini.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2018
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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LUANA FUSCO 07 dicembre 2017
Questo romanzo, promette di essere il Twin Peaks islandese e forse in parte riesce nel suo intento. Dico in parte perché è saturo dello stesso penetrante senso di angoscia e ignoto, di mistero e quasi sovrannaturale. I paesaggi oscillano tra il claustrofobico e l'immenso e il panorama islandese è reso in tutta la sua brutalità. I quattro personaggi vengono esplorati a fondo dall'autore, che però non sembra mai essere del tutto a conoscenza della loro psiche a sua volta. Il che è tremendamente intrigante, perché ti da la sensazione che i personaggi gli siano sfuggiti di mano e prendano il sopravvento, che quasi gli facciano dubitare di come li ha egli stesso concepiti, per poi tramutarsi in esseri completamente differenti o rivelare fragilità che neanche l'autore si aspettava. La storia si trasporta da sola ed è appassionante e anche terrificante. Il bello della trama è che non ti spaventa in un momento preciso e basta, non poggia su colpi di scena, ti inquieta e con quell'inquietudine ti lascia. Non nascondo che ancora oggi, dopo averlo ormai terminato da tre settimane, ogni tanto torno con la memoria ad alcuni passaggi del libro e rivedo dinnanzi a me la casina dei vecchietti o le strade curve e impervie, la neve a perdita d'occhio e il panico sui volti dei malcapitati. Insomma, consiglio questo romanzo caldamente, e non aspettatevi un finale scontato!!!
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Gianni Scalera 01 dicembre 2017
Steinar Bragi ci conduce in un thriller psicologico dai tratti inquietanti. Il romanzo riesce a mescolare aneddoti presi in prestito dalle leggende islandesi e dai quali impariamo molto sulla vita quotidiana degli islandesi, le loro tradizioni, i paesaggi affascinanti e suggestivi. Carico di tensione fino alle ultime pagine, il lettore,infatti, non sarà mai sganciato dal malessere e dall'angoscia che attraversano il racconto, dalle paure più nascoste che, come i personaggi, ciascuno si porta dentro sé.
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