Lessi questo romanzo quando avevo appena dieci anni, ma oggi che ne ho venticinque lo riprendo spesso in mano volentieri per godermelo ancora e ancora come la prima volta. Sandor, la sua cricca e il signor M.F. Kiss sono entrati nel mio cuore nel modo più morbido e tenero possibile, mentre seguivo con apprensione la storia di un ragazzo e dei suoi amici che non volevano fare null'altro se non avere la libertà di leggere le avventure dei loro supereroi preferiti, in un periodo storico come quello degli anni '80 in un'Europa dell'Est che non aveva in gran simpatia l'America e tutto ciò che potesse provenire da lì, fumetti compresi. Ho sempre trovato molto figa e trasgressiva la trovata della doppia tasca ricavata appositamente da Sandor nel suo stesso cappotto, così come la percezione del peso enorme - sia fisico che psicologico - da lui provato durante il trasporto di quei fumetti, portati illegalmente a Budapest e diretti in gran segreto verso le camerette di ragazzi che volevano solo essere come i loro eroi; il terrore di essere scoperto dalla polizia ungherese, dagli insegnanti a scuola, da qualche compagno spione. Questa, assieme a poche altre storie che hanno davvero segnato la mia infanzia da lettrice, è una di quelle storie che ti scaldano il cuore (perchè all'ultimo si scalda, non temete) ed al tempo stesso te lo fa sobbalzare ogni volta che il segreto condiviso da Sandor e dai suoi amici è messo a rischio. Lo amo tutt'oggi, una storia bellissima, commovente e ricca di insegnamenti sul valore che hanno l'amicizia, la perseveranza, i sogni futuri e il coraggio. Buone letture a tutti
Lo spacciatore di fumetti
Un palazzo scrostato nel centro di Budapest, una famiglia in frantumi, una scuola che nega ai ragazzi il diritto al futuro: questa è la sua vita, ma Sándor non ci sta. Non esiste forse un mondo dove la meschinità è messa al bando e il coraggio è premiato? Un mondo dove è possibile vendicare i torti, sconfiggere il crimine, punire i cattivi, difendere la libertà? Si che esiste, ma per Sándor e i suoi amici, nell'Ungheria schiacciata dagli ultimi colpi di coda del regime, è un mondo proibito: è quello dei supereroi, Batman, Spider-Man, i Fantastici Quattro, Freccia Nera... E allora Sándor decide: seminerà briciole di libertà e di giustizia intorno a sé, costi quel che costi. Spaccerà fumetti, e si metterà al passo con i supereroi che da sempre camminano al suo fianco, sentinelle invisibili della sua fantasia. Vivrà un'altra vita, segreta e spericolata, fino al giorno in cui un vento nuovo inizierà finalmente a soffiare. Età di lettura: da 12 anni.
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Edizione:2
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Anno edizione:2013
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federicamaria 24 maggio 2024La storia con cui mi sono innamorata dell'Ungheria e dei fumetti
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