L'acqua del lago non è mai dolce - Giulia Caminito - copertina
L'acqua del lago non è mai dolce - Giulia Caminito - 2
L'acqua del lago non è mai dolce - Giulia Caminito - 3
L'acqua del lago non è mai dolce - Giulia Caminito - 4
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Dati e Statistiche
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Letteratura: Italia
L'acqua del lago non è mai dolce
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Descrizione


Libro vincitore del Premio Campiello 2021
Finalista Premio Stega 2021

Giulia Caminito dà vita a un romanzo ancorato nella realtà e insieme percorso da un’inquietudine radicale, che fa di una scrittura essenziale e misurata, spigolosa e poetica l’ultimo baluardo contro i fantasmi che incombono. Il lago è uno specchio magico: sul fondo, insieme al presepe sommerso, vediamo la giovinezza, la sua ostinata sfida all’infelicità.

«È impossibile non essere coinvolti e trascinati da questo romanzo di eleganza e maturità fuori dal comune» - Nadia Terranova, Tuttolibri

«Una voce luminosa e potente, come una lunghissima poesia, come non se ne sentono da tempo, davvero da non perdere» - Maria Grazia Ligato, Io Donna

«Una scrittura secca e agra, illuminata da abbagli di breve e intensa prosa poetica» - Fulvio Panzeri, Avvenire

«In un romanzo a tratti visionario e affidato a una lingua corposa, dalla consistenza materica, mentre Antonia resta "scolpita nel marmo della sua maternità", Gaia, personaggio capace di suscitare nel contempo solidarietà e profonda avversione per il crescente cinismo, "muta come biscia al sole"» - Marzi Fontana, la Lettura

Io sono stata un cigno, mi hanno portata da fuori, mi sono voluta accomodare a forza, e poi ho molestato, scalciato e fatto bagarre anche contro chi s'avvicinava con il suo tozzo di pane duro, la sua elemosina d'amore.

Odore di alghe e sabbia, di piume bagnate. È un antico cratere, ora pieno d'acqua: sulle rive del lago di Bracciano approda, in fuga dall'indifferenza di Roma, la famiglia di Antonia, madre coraggiosa con un marito disabile e quattro figli. Antonia è onestissima e feroce, crede nel bene comune eppure vuole insegnare alla sua figlia femmina a non aspettarsi nulla dagli altri. E Gaia impara: a non lamentarsi, a tuffarsi nel lago anche se le correnti tirano verso il fondo, a leggere libri e non guardare la tv, a nascondere il telefonino in una scatola da scarpe e l'infelicità dove nessuno può vederla. Ma poi, quando l'acqua del lago sembra più dolce e luminosa, dalle mani di questa ragazzina scaturisce una forza imprevedibile. Di fronte a un torto, Gaia reagisce con violenza, consuma la sua vendetta con la determinazione di una divinità muta. La sua voce ci accompagna lungo una giovinezza che sfiora il dramma e il sogno, pone domande graffianti. Le sue amiche, gli amori, il suo sguardo di sfida sono destinati a rimanere nel nostro cuore come il presepe misterioso sul fondo del lago.

Proposto da Giuseppe Montesano al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione:
«È con piacere che presento a questa edizione del Premio Strega L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito, una storia ambientata nel paese lacustre di Anguillara Sabazia, una provincia italiana simile e diversa da molte altre province letterarie: dove le case popolari si intrecciano alle villette, all’antico centro storico, al lungolago e ai capannoni in uno sviluppo disarmonico che rispecchia e genera le disarmonie del vivere, uno sviluppo malato nel quale si annidano oscuri i conflitti. In questi luoghi narrativi Giulia Caminito dipana i percorsi di una famiglia proletaria dominata dalla potenza e prepotenza di una madre, Antonia, la prima a imporsi sulla scena con uno stratagemma e una protesta degni della migliore tradizione neorealista, quella inventiva degli inizi. Ma autentica protagonista del romanzo è sua figlia Gaia: voce narrante che sembra spuntare dal profondo, e sguardo che smaschera ogni convenzione sociale – pur restando alla fine imprigionata nelle contraddizioni di un benessere sempre inseguito e sempre destinato a sprofondare nella melma. La maturità narrativa raggiunta da Giulia Caminito sta proprio nella voce e nei gesti di Gaia, nella quale la timidezza affilata e la rabbia soffocata vengono nutrite dalla vergogna, la fatica di un’adolescenza sgraziata sboccia in violenza e la tenerezza si deforma in strazio, secondo una scrittura che è capace allo stesso tempo di distanziamento stilistico e di immedesimazione emotiva. E colpisce il modo in cui la Caminito sa cogliere una realtà contemporanea tracciando una parabola sociale che punta inesorabilmente verso il basso: dalla testarda speranza con cui la madre tenta di restare a galla in un mare di ingiustizie, alla sconfitta desolata della figlia che affonda in un’acqua avvelenata dal risentimento, appesantita da miraggi scadenti e da una cultura che promette ma non mantiene.»

Dettagli

13 gennaio 2021
304 p., Brossura
9788830103245

Valutazioni e recensioni

  • V

    Giulia Caminito ha uno stile che ti cattura sin dalla prima pagina. È molto difficile riuscire a raccontare così bene come la povertà e il trauma generazionale ti sbarrano continuamente la strada. E l'epilogo è uno dei più belli che abbia mai letto! <3

  •  Alessandra
    Crudo ma bellissimo

    Una storia che ti tocca dentro, da leggere assolutamente.

  • Didaskalos
    Da leggere!

    Ammirevole la determinazione e la caparbietà di Antonia, in contrasto con l’irrequietezza di Gaia, la sua crescita a metà e la sua incapacità di agire in autonomia con responsabilità. Un testo molto scorrevole e piacevole da leggere, consigliato!

Conosci l'autore

Foto di Giulia Caminito

Giulia Caminito

1988, Roma

Giulia Caminito è un autrice italiana. Laureata in Filosofia politica, decide di dedicarsi alla scrittura. Suo padre è originario di Asmara, sua nonna e suo nonno si sono conosciuti ad Assab, la sua bisnonna fu guidatrice di camion, contrabbandiera di alcolici e personalità vivace della comunità italiana d’Etiopia ed Eritrea. “La Grande A”, il suo romanzo d’esordio, è dedicato all’avventurosa vita della bisnonna e ha avuto numerosi riconoscimenti, il premio Bagutta Opera Prima, il premio Berto e il Premio Brancati Giovani. Ha scritto il suo primo libro per bambini La ballerina e il marinaio (Orecchio Acerbo 2018). Per Un giorno verrà, pubblicato da Bompiani nel 2019, ha ricevuto il XXVIII Premio Fiesole Narrativa Under...

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