Ho acquistato questo libro facendomi influenzare dalle recensioni molto buone e alla fine la storia ha deluso un poco le mie aspettative!
Babilonia
Torna l'autrice de Il dio del massacro - da cui Carnage di Roman Polanski - con una feroce variazione sulla solitudine, la vita di coppia, l'abbandono.
«Se dovessi isolare una sola immagine tra tutte quelle che mi sopravvivono in testa, sarebbe quella di Jean-Lino seduto quasi al buio sulla sedia marocchina, con le braccia inchiodate ai braccioli in mezzo a un ingombro di sedie che non aveva più ragione d'essere. Jean-Lino Manoscrivi impietrito su quella sedia scomoda, nel salotto dove, allineati sulla cassapanca, c'erano ancor ai bicchieri che avevo freneticamente comprato per l'occasione, le vaschette di sedano, le patatine light, tutti i residui della festicciola organizzata in un momento di ottimismo. Chi può stabilire il punto di partenza delle cosa? Chi sa quale oscura e forse remota combinazione ha governato i fatti?»
In un posto chiamato Deuil-l'Alouette (che, tradotto alla lettera, sarebbe «Lutto- l'Allodola»), un posto qualunque nella periferia di Parigi, una donna qualunque, con un buon lavoro, un marito, un figlio, una sorella e dei vicini di casa, si lascia coinvolgere, nel corso di una strana notte di quasi primavera, in una faccenda che potrebbe costarle assai cara. Per affettuosa solidarietà con un uomo di cui non sa molto, tranne che è solo, profondamente solo. O forse perché, di colpo, ha voglia, foss'anche per un'ora, di respirare fuori dalla soffocante banalità del quotidiano, di farsi un giro «on the wild side» – di immergersi in una «dimensione di tenebra». Tirando con la consueta, stupefacente maestria le fila di una vicenda in cui il comico e il tragico si mescolano in maniera inestricabile come in una sorta di perverso vaudeville, Yasmina Reza dà voce alle angosce più segrete, e mette in scena il suo beffardo teatrino della crudeltà scavando ancora una volta in quello spazio di connivenze e mostruosità che può diventare la coppia; e ci ricorda che – non diversamente dagli ebrei, che «sulle rive dei fiumi di Babilonia» sedevano e piangevano «al ricordo di Sion» – ciascuno vive in esilio: da se stesso, da ciò che avrebbe voluto essere, e dagli altri.
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2017
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Annabella 22 gennaio 2022
-
FEDERICA CUCCHI 10 maggio 2018
Una vita ordinata e ordinaria, alla ricerca di una qualche forma di evasione viene travolta da un atto irreparabile, a prima vista "semplice" da giudicare, ma che metterà in crisi l'equilibrio su cui si regge la vita della protagonista ed il suo matrimonio. Non sempre facile da leggere, a differenza di "Felici i felici", ben più fluido nello stile, incarna tuttavia, con questo stile, il malessere di una certa classe sociale, che pare avere tutto tranne gli stimoli per dare un senso alla vita quotidiana.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it