Mai letto libro più orribile.. l’inserimento del corp è inutile e sconnesso e poi perchè penelope odia tutti tranne ulisse bah
Il canto di Penelope
L'autrice di culto Margaret Atwood, con la sua scrittura poetica, ironica e anticonvenzionale, dà voce a un personaggio femminile di grande fascino, protagonista di uno dei racconti più amati della Storia occidentale.
«La Atwood prende le parti di Penelope con grande forza. Esplora la vera natura del mito» - The Guardian
«Fantastico. Volutamente irriverente» - The New York Times
Dall'Ade, dove può finalmente dire la verità senza temere la vendetta degli dèi, Penelope, moglie di Odisseo, racconta la sua storia. Figlia di una ninfa e del re di Sparta, da bambina rischia di essere affogata dal padre, turbato da una profezia. Sposa di Ulisse, subisce le angherie dei suoceri, vede scoppiare la guerra di Troia a causa della sciocca cugina Elena, e dopo anni di solitudine deve respingere l'assalto dei Proci. Al ritorno di Odisseo assiste angosciata alla vendetta che colpisce le ancelle infedeli e perciò impiccate; e la morte di quelle fanciulle che le erano amiche la perseguita anche nell'Ade. Il romanzo riscrive il mito greco attingendo a versioni diverse da quelle confluite nell'Odissea, secondo un punto di vista femminile.
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Edizione:13
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Anno edizione:2018
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Alessia hope 13 ottobre 2023Orribile
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girlinoblivion 12 marzo 2023Aspettative deluse
Avevo delle aspettative che non sono state realizzate. Il libro, in sè, è scorrevole, si legge velocemente. Il problema penso sia il modo in cui la materia è stata trattata. Mi spiego meglio: la Atwood cerca di attualizzare la storia di Penelope ed Odisseo, proiettando alcuni aspetti del mito greco nel presente, attraverso le dodici ancelle che Odisseo ha fatto impiccare perchè avevano avuto dei rapporti con i pretendenti che avevano invaso Itaca, la terra di Odisseo. Il libro vorrebbe essere una riscrittura del mito, ma mi è parso poco attinente ad esso e più interessato a tematiche femministe che, presentate più volte nelle 150 pagine, stancano. Da un lato c'è Penelope, ossessionata dal confronto con la cugina Elena; è una figura sbiadita che parla, parla, parla, ma non riesce a far provare empatia nei suoi confronti. Mi ha lasciata abbastanza indifferente. Dall'altro lato ci sono le 12 ancelle che ricorrono quasi in ogni capitolo, in forma di personaggi della storia (le 12 serve più belle e giovani, appartenenti al seguito di Penelope) e di attrici di un dramma in cui ritorna ossessivamente il tema della loro impiccagione. (Non ho letto Il racconto dell'ancella della Atwood, ma – almeno a giudicare dalla serie – sembra essere un tema ricorrente). Ho fatto difficoltà a leggere i capitoli in cui parlano in prima persona. A poesie banali si alternano delle scene surreali e delle interpretazioni che mi hanno lasciata perplessa. Se vi aspettate un libro alla Canzone di Achille, cercate altro.
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VillaneLLe 16 novembre 2022
Bellissimo
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