Che bel libro. Calmo, pacato, malinconico. Con descrizioni di personaggi e paesaggi incredibilmente vivide. La storia non c'è, non serve; è il paese di Gagliano, la storia e tutto ciò che accade intorno alla figura del dottor Carlo è come un sogno che fissa questo paesino laconico nella memoria.
La scoperta del problema meridionale non solo come episodio di una condizione arcaica, intollerabile nella nostra società, ma anche come teatro di una straordinaria civiltà contadina.
«Eboli – dicono i lucani tra cui Levi fu mandato al confino dal fascismo – e l'ultimo paese di cristiani. Cristiano è uguale a uomo. Nei paesi successivi, i nostri, non si vive da cristiani, ma da animali.» Dice Italo Calvino in uno dei due testi che introducono questo volume: «La peculiarità di Carlo Levi sta in questo: che egli è il testimone della presenza di un altro tempo all'interno del nostro tempo, è l'ambasciatore d'un altro mondo all'interno del nostro mondo. Possiamo definire questo mondo il mondo che vive fuori della nostra storia di fronte al mondo che vive nella storia. Naturalmente questa è una definizione esterna, è, diciamo, la situazione di partenza dell'opera di Carlo Levi: il protagonista di Cristo si è fermato a Eboli è un uomo impegnato nella storia che viene a trovarsi nel cuore di un Sud stregonesco, magico, e vede che quelle che erano per lui le ragioni in gioco qui non valgono più, sono in gioco altre ragioni, altre opposizioni nello stesso tempo più complesse e più elementari».
Venditore:
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2014
-
Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Enrico 29 maggio 2025Malinconico mezzogiorno
-
RoRo 04 gennaio 2025Capolavoro
Cristo si è fermato ad Eboli di Carlo Levi è un racconto dell'esperienza dell'autore come esiliato in Lucania durante il fascismo. Con uno stile lucido e riflessivo, descrive la povertà e l'isolamento delle popolazioni meridionali, simbolizzate dalla metafora di un Cristo che non arriva oltre Eboli. Il libro è una critica sociale profonda, che unisce la testimonianza personale alla denuncia delle disuguaglianze del sud Italia.
-
Carmi 03 gennaio 2025uno dei libri migliori che io abbia mai letto
ho trovato questo libro per caso in una libreria a casa di mia nonna e ho deciso di leggerlo sotto suo consiglio, inutile dire che è stato amore a prima pagina. la prima cosa che ho notato leggendo questa specie di diario di bordo è stata lo stile calmo ma ricco di Carlo Levi: mi è sembrato sin da subito il racconto di un nonno ai nipoti, quell'attenzione ai dettagli e quel linguaggio calmo e sereno di chi ha accumulato quella saggezza che un nonno potrebbe vantare. La storia è triste di suo, un artista confinato in una landa desolata che altro non può fare se non il medico per i poveri contadini del pese; ma la scelta delle parole, l'attenzione ai dettagli che di solito vengono trascurati perché troppo crudi, rendono il racconto decisamente malinconico e quasi cupo. Essendo poi io lucana, ho visto la mia realtà quotidiana da un nuovo punto di vista più oggettivo. Che dire, questo libro mi ha cambiato: ho acquisito una consapevolezza sulla mia terra, che ormai credevo morta.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it