(seconda metà del sec. XIII) poeta tedesco. È l’autore di Il massaro Helmbrecht (Meier Helmbrecht), il più antico poema d’ambiente rurale in lingua tedesca, opera di grande vigore e originalità. Nato in un’epoca in cui la cavalleria era degenerata nei misfatti dei «cavalieri predoni», W. der G. non condanna direttamente i cavalieri decaduti ma i contadini traviati dal loro esempio, narrando la tragica storia di un contadino che rifiuta la sua condizione e, attratto dal miraggio di diventare «cavaliere», compie una serie di atroci imprese fino alla terribile punizione. L’opera è quasi una ballata popolare, in gran parte occupata dai dialoghi dei personaggi (il protagonista, suo padre, inflessibile nella condanna del figlio che rifiuta la propria condizione, la sorella, le vittime delle sue violenze, che alla fine lo riconoscono e lo puniscono), psicologicamente molto complessi ed elaborati. Più che essere una parodia dei poemi cavallereschi, il poema di W. ne decreta la fine, rappresentando il naufragio del loro mondo in un vortice di violenza.