Quarto libro di Scurati dedicato a Benito Mussolini e agli anni della dittatura fascista. Dal 1940, entrata in guerra dell’Italia, al 1943 caduta del regime a seguito della sfiducia del gran consiglio del fascismo, Antonio Scurati con scrittura attenta, scrupolosa, accuratamente documentata accompagna il lettore in una discesa all’inferno della storia italiana. L’orrore e l’errore di una guerra che macchia e macchierà per sempre il regime fascista, colpevole di lanciare l’Italia nella follia bellica non avendo la capacità di uomini, mezzi, tecnologie per reggere minimamente nel conflitto. Strazio e rabbia per le pagine che Scurati dedicherà alla sciagurata campagna in Russia delle truppe italiane, ragazzi mandati a morire nel gelo più raccapricciante senza avere nulla di minimamente appropriato, neppure le scarpe. Strazio e rabbia per le pagine dedicate ai bombardamenti sulle città italiane, un popolo annichilito dall’onda di morte, distruzione e miseria. Mussolini diverrà ostaggio e vittima della sua protervia, della sua inadeguatezza, dei suoi sogni di gloria di cartapesta, del suo comico emulare, scimmiottare, il folle e feroce alleato nazista. L’Ora del destino è un libro intenso, necessario, dolente, importante che non farà mai sconti a quell’Italia pentita della sconcertante ubriacatura fascista che la porterà alla misera umana e morale.
M. L'ora del destino
A questo quarto pannello della sua epopea letteraria e civile Scurati affida il gigantesco affresco dell'Italia fascista sui fronti del secondo conflitto mondiale, degli errori, degli orrori e dell'eroismo ancora possibile per uomini e donne reduci da vent'anni di dittatura. E tratteggia il ritratto al nero di un uomo di fronte al destino che ha plasmato per sé e per un'intera nazione, solo all'incrocio tra il parallelo del crepuscolo e un meridiano di sangue.
Sono trascorsi quarant'anni da quando il figlio del fabbro di Dovia ha mosso i primi passi in politica; quasi venti da quando ha impugnato lo scettro del potere; poche settimane da quando ha annunciato agli italiani che il destino batte l'ora della guerra. Proprio adesso, alla fine di giugno del 1940, quel destino offre al Duce un segno, forse un presagio: Italo Balbo, il condottiero della Milizia, il maresciallo dell'aria celebre in tutto il mondo, viene abbattuto in volo dal fuoco amico. Ma non c'è più tempo per volgersi indietro. Affinché la Storia metta in scena l'immane tragedia della guerra, ciascuno deve interpretare la sua parte. Come il generale Mario Roatta, feroce pianificatore di rappresaglie e capo di un esercito spaventosamente impreparato. Come Galeazzo Ciano, ossessionato dall'idea di dominare il Mediterraneo; Edda, pronta a unirsi alla Croce rossa per avere la sua prima linea; Clara Petacci, che stringe tra le braccia un uomo sempre più simile a un fantasma; Amerigo Dùmini, l'assassino di Matteotti, che ha prosperato ricattando quel fantasma. Come una generazione intera di soldati tra cui l'alpino Mario Rigoni Stern, arruolatosi volontario, che nel gelo del fronte russo apre gli occhi sulla natura del dramma a cui partecipa, o il maggiore Paolo Caccia Dominioni, che deve guidare il suo reparto nelle sabbie della tragica battaglia di El Alamein; e una generazione intera di gerarchi tra cui Dino Grandi, sempre più insofferenti verso il Duce. E infine c'è lui, Benito Mussolini, ancora convinto di poter bilanciare in Europa le brame conquistatrici di Hitler ma in realtà pronto a scodinzolare al fianco della tigre tedesca come un patetico sciacallo.
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Ciro D'Onofrio 09 luglio 2025
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Davide 02 maggio 2025Ottimo
Ottimo
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LuciaB 29 marzo 2025Il declino fascista
Gli anni del secondo conflitto mondiale narrati in modo esemplare. Inizia con la morte di Italo Balbo, l' unico di cui il duce disse: è l' unico capace di uccidermi; morto nei cieli di Tobruk, per proseguire con l' alleanza con la Germania di Hitler da cui non ha avuto mai il coraggio di sganciarsi, decretando la morte di migliaia di soldati mandati in guerra senza mezzi né armamenti. Il consiglio federale fascista convocato dopo 4 anni nel 1943 né decreterà la caduta e l' arresto per mano di Dino Grandi per 20 anni ammiratore di Mussolini. Adoratore del Duce ha tramato per anni alle sue spalle fino a presentare un ordine del giorno per sfiduciarlo e abdicare a favore del re. Sarà arrestato il 25 luglio.
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