Inaugurazione del monumento a Vittorio Alfieri in Asti

In 4 (cm 22,5 x 30), pp. (2b) + (2) + 40. Brossura rifatta con carta d'epoca. Pubblicazione comprendente sonetti, odi e carmi dedicati a Vittorio Alfieri in occasione dell'inaugurazione della scultura realizzata dal novarese Giuseppe Dini eretta nell'omonima piazza cittadina. Gli autori dei componimenti sono: G. Regaldi, Oprandino Arrivabene, Pietro Giuria, G. Gando, Luigi Pellizzari, G. B. Corso, Carlo Vassallo, G. A. Garino, Spirito Lando, Giuseppe Baiardi, E. Maggiora-Vergano, Luigi Martini, Salomon Artom, Carlo Grandi. "Il sig. Gando suppone nell'eroe cantato un'azione esclusiva nel trionfo dei principii di liberta', allora cade nell'estremo opposto, e quindi la sua proposizione, lo ripetiamo, e' arrischiata alquanto o inesatta. Con piu' verita', o almeno con piu' chiarezza, il signor Luigi Pellizzari, nel sonetto che occorre dopo il precedente... Il signor G. B. Corso, nella canzone che mette in luce, si palesa saggio cultore del bello; e del difficile metro accenna, piu' che conoscenza, abitudine Il signor Garino in altra canzone giunge pure a bel punto, ma per diversa via. Forse in lui la dottrina abbonda; per guisa che esce in continue citazioni, le quali talvolta sono innestate a proposito; talvolta sentono tanto l'arte da toccare all'artificio Ed ora vorremmo parlare del Carme del signor Spirito Lando, commendevole assai per accuratezza di forma, per nobilta' d'idee, piu' che per facilita' di vena poetica; e del Carme latino del signor Giuseppe Bajardo, il quale va pregiato per certa eleganza di stile, per buona armonia, per succosa brevita' ; e dell'Ode del signor Maggiora Vergano in cui e' da lamentare difetto di elevatezza, e ultimamente dei Sonetti del signor Luigi Martini, del signor Salomon Artom, e della Saffica del signor Carlo Grandi. Ma per desiderio di brevita' diremo che tutti questi lavori, se non uscirebbero incolumi da serio esame critico, pure s'informano a calda nobilta' di concetti, rispondono ai sentimenti cui s'ispirarono; ne' quindi noi vorremmo far loro viso arcigno. Certo non mancheranno taluni i quali saranno di credere che in tanto solenne festa, quale fu quella dell'inaugurazione del monumento a Vittorio Alfieri, i piu' doveano tenersi in silenzio, e solo i migliori accordare la cetera al plauso ed alla gioia della citta' ove il poeta ebbe vita. Ma noi non meniamo buono simile giudizio; perocche' ci piaccia sempre tener conto degli affetti cui il vate s'ispira, e della ragion che lo muove al canto. E il Municipio d'Asti saviamente fece, rendendo pubblici i lavori qui passati a rassegna; dappoiche' degna di elogio comparisca sempre ai discreti ogni opera che in qualunque modo affermi i nazionali diritti, le patrie aspirazioni" (Cronaca del Giornale della Bibliografia italiana, 15 maggio 1862).