Avevo tanto sentito parlare di questo libro e mi aspettavo una storia che mi facesse rizzare i capelli dalla paura, invece sono morta di noia. Forse all’epoca (il romanzo è stato pubblicato nel 1959) poteva terrorizzare qualcuno, ma letto oggi è una storiella blanda e con un finale prevedibile. Il professor Montague vorrebbe pubblicare un libro sugli strani eventi paranormali capitati a Hill House, una dimora antica e isolata. Decide quindi di contattare delle persone con una sensibilità particolare verso questa tipologia di eventi e invitarle a passare l’estate in questa dimora. Alla fine, si ritrovano Il professore, Eleonor, Theodora, il nipote della proprietaria e poi si aggiungeranno la moglie del professore e un suo amico. Inizialmente parte davvero bene, è scorrevole e si respira una bell’atmosfera di mistero ma con il procedere della lettura diventa lento e ti ritrovi a seguire dialoghi insulsi, personaggi infantili e pochi “eventi paranormali” (forse 3) che fanno ridere i polli. L’unica cosa che ho apprezzato è la piacevole voce narrante dell’audiolibro. Romanzo sopravvalutato.
L'incubo di Hill House
Chiunque abbia visto qualche film del terrore con al centro una costruzione abitata da sinistre presenze si sarà trovato a chiedersi almeno una volta perché le vittime di turno non optino, prima che sia troppo tardi, per la soluzione più semplice - e cioè non escano dalla stessa porta dalla quale sono entrati, allontanandosi senza voltarsi indietro. A tale domanda, meno oziosa di quanto potrebbe parere, questo romanzo fornisce una risposta. Non è infatti la fragile e indifesa Eleanor Vance a scegliere la Casa, prolungando l'esperimento paranormale in cui l'ha coinvolta l'inquietante professor Montague. È la Casa - con le sue torrette buie, le sue porte che sembrano aprirsi da sole - a scegliere, per sempre, Eleanor Vance.
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Autore:
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Collana:
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Anno edizione:2004
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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LadyAileen 13 marzo 2022Delusa
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YMD 30 dicembre 2021
Davvero interessante! dal finale aperto..
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Ser 06 maggio 2016
Devo ammettere che leggendo questo romanzo di Shirley Jackson ero un po' prevenuta, in quanto avevo letto in precedenza "Abbiamo sempre vissuto nel castello" della stessa scrittrice, e non mi era piaciuto per niente. "L'incubo di Hill House" è decisamente tutta un'altra storia! Già dalle prime pagine lo stile semplice e diretto colpisce il lettore e lo coinvolge nella lettura. La protagonista è Eleanor, ragazza dal passato un po' travagliato che accetta di far parte di un esperimento sul paranormale, condotto dal professor Montague. L'esperimento avrà luogo in una vecchia casa apparentemente disabitata in piena campagna, circondata dalle colline, da cui prende il nome di Hill House. Secondo me i brividi che lascia questo romanzo, sono dovuti ai discorsi un po' ambigui scambiati dai personaggi, oltre che da tutte le esperienze che sono costretti a vivere in quella casa. Anche il finale ha il suo perché: come ogni horror che si rispetti, il finale rimane aperto a tre interpretazioni, tutte e tre molto plausibili. L'unica pecca è che non c'è una caratterizzazione vera e propria dei personaggi, io li avrei analizzati un po' di più. Ragazzi, se siete appassionati a questo genere, ve lo consiglio.
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