Chiarisco subito che ho dato tre stelle per il modo in cui è stato scritto, è un'autobiografia, ma a me è risultato meccanico, privo di emozioni. Non sono riuscita a finirlo. Mi dispiace moltissimo. Comprendo perfettamente la difficoltà nel raccontare, ma come anche Dita Kraus ha specificato "non esistono parole in nessuna lingua che possano spiegare quello che hanno vissuto".
La libraia di Auschwitz
Una commovente storia vera
«Le memorie di una testimone degli orrori dell’Olocausto.»
A soli tredici anni Dita viene deportata ad Auschwitz insieme alla madre e rinchiusa nel settore denominato Campo per famiglie (tenuto in piedi dalle SS per dimostrare al resto del mondo che quello non fosse un campo di sterminio): quello che conteneva il Blocco 31, supervisionato dal famigerato "Angelo della morte", il dottor Mengele. Qui Dita accetta di prendersi cura di alcuni libri contrabbandati dai prigionieri. Si tratta di un incarico pericoloso, perché gli aguzzini delle SS non esiterebbero a punirla duramente, una volta scoperta. Dita descrive con parole di una straordinaria forza e senza mezzi termini le condizioni dei campi di concentramento, i soprusi, la paura e le prevaricazioni a cui erano sottoposti tutti i giorni gli internati. Racconta di come decise di diventare la custode di pochi preziosissimi libri: uno straordinario simbolo di speranza, nel momento più buio dell'umanità. Bellissime e commoventi, infine, le pagine sulla liberazione dei campi e del suo incontro casuale con Otto B Kraus, divenuto suo marito dopo la guerra. Parte della storia di Dita è stata raccontata in forma romanzata nel bestseller internazionale "La biblioteca più piccola del mondo", di Antonio Iturbe, ma finalmente possiamo conoscerla per intero, dalla sua vera voce. La vera storia di Dita Kraus, la giovanissima bibliotecaria di Auschwitz, diventata un simbolo della ribellione, finalmente raccontata da lei stessa.-
Autore:
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Collana:
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Edizione:2
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Roxanne 16 agosto 2025La libraia di Auschwitz
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Pancef 08 gennaio 2024Un mattoncino in più
Si può leggere tanto su quegli anni e su quell'orrore e sicuramente non avremo mai una vera percezione degli eventi. Ogni libro, ogni testimonianza sono un mattoncino in più che ci viene donato e ci viene chiesto di esserne i nuovi custodi; e questo libro non fa eccezione. Quando si parla di campi di concentramento io personalmente ho una sensibilità più marcata e finisco puntualmente col piangere; nessuna eccezione anche qui. Le cinque stelle, al di la della trama del libro in questione, sono assolutamente d'obbligo.
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Mary 29 marzo 2023
Un libro sicuramente da leggere per sapere il prima, durante e il dopo dell'Olocausto.
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