L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2022
Promo attive (0)
Vincitore del Premio Lattes Grinzane 2021
«Tutti temiamo di vestire i panni della vittima. Viviamo nell'incubo di venire derubati, ingannati, aggrediti, calpestati. Preghiamo di non incontrare sulla nostra strada un assassino. Ma quale ostacolo emotivo dobbiamo superare per immaginare di poter essere noi, un giorno, a vestire i panni del carnefice?» Le parole di Nicola Lagioia ci portano dentro il caso di cronaca piú efferato degli ultimi anni. Un viaggio per le strade buie della città eterna, un'indagine sulla natura umana, sulla responsabilità e la colpa, sull'istinto di sopraffazione e il libero arbitrio. Su chi siamo, o chi potevamo diventare.
«"La città dei vivi" insomma è finzione al suo meglio, un particolare tipo di finzione che soffia vita nei documenti del reale» – Domenico Starnone, la Lettura – Corriere della Sera
«Nicola Lagioia ci regala un magnifico paesaggio di Roma in nero [...]: qui tutto è umano – questo mondo in cui i genitori non conoscono i figli, in cui un fresco amore romantico può basarsi sulla menzogna, in cui le ossessioni torbide funzionano con esatta geometria, questo mondo è il nostro mondo» – Walter Siti, Domani
«È un conto che Lagioia decide di saldare innanzitutto con se stesso, con "il segreto" che si porta dietro [...] Che trasforma quell'omicidio in una dolorosa seduta analitica non solo per lui, ma per ciascuno di noi. Padre, fratello o figlio che sia» – Carlo Bonini, la Repubblica
«Prima di iniziare a leggere, mi sono chiesta come avrebbe fatto Lagioia a raccontare una storia così atroce, ambigua, contorta senza soccombere sotto il peso della responsabilità [...] Era difficilissimo. E lui ci è riuscito» – Antonella Lattanzi, tuttolibri – La Stampa
Nel marzo 2016, in un anonimo appartamento della periferia romana, due ragazzi di buona famiglia di nome Manuel Foffo e Marco Prato seviziano per ore un ragazzo piú giovane, Luca Varani, portandolo a una morte lenta e terribile. È un gesto inspiegabile, inimmaginabile anche per loro pochi giorni prima. La notizia calamita immediatamente l'attenzione, sconvolgendo nel profondo l'opinione pubblica. È la natura del delitto a sollevare le domande piú inquietanti. È un caso di violenza gratuita? Gli assassini sono dei depravati? Dei cocainomani? Dei disperati? Erano davvero consapevoli di ciò che stavano facendo? Qualcuno inizia a descrivere l'omicidio come un caso di possessione. Quel che è certo è che questo gesto enorme, insensato, segna oltre i colpevoli l'intero mondo che li circonda. Nicola Lagioia segue questa storia sin dall'inizio: intervista i protagonisti della vicenda, raccoglie documenti e testimonianze, incontra i genitori di Luca Varani, intrattiene un carteggio con uno dei due colpevoli. Mettersi sulle tracce del delitto significa anche affrontare una discesa nella notte di Roma, una città invivibile eppure traboccante di vita, presa d'assalto da topi e animali selvatici, stravolta dalla corruzione, dalle droghe, ma al tempo stesso capace di far sentire libero chi ci vive come nessun altro posto al mondo. Una città che in quel momento non ha un sindaco, ma ben due papi. Da questa indagine emerge un tempo fatto di aspettative tradite, confusione sessuale, difficoltà nel diventare adulti, disuguaglianze, vuoti di identità e smarrimento. Procedendo per cerchi concentrici, Nicola Lagioia spalanca le porte delle case, interroga i padri e i figli, cercando il punto di rottura a partire dal quale tutto può succedere.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
una vera discesa agli Inferi, durante la quale l’autore ci accompagna come un Virgilio. Il fatto di cronaca è l’omicidio di Luca Varani per mano di Marco Prato e Manuel Foffo, avvenuto al culmine di tre giorni di cocaina e alcool. Lagioia, dopo anni di documenti e interviste, si è immerso nel fango della vicenda e solo alla fine ne esce respirando l’aria della superficie, e noi con lui. L'aria di una Roma che fa da sfondo all’omicidio, città che sovrasta tutto, inghiotte chi combatte per sopravvivere, la città dei vivi, dove tutto è morto
Da leggere tutto d'un fiato. La scrittura di Lagioia è impeccabile, la storia (vera) è un vortice che ti trascina verso il basso, come fa la vita, delle volte, a ciascuno di noi.
Il mio primo incontro con questo libro è stato casuale e improvviso, un pò mosso dalla sensibilità del mio libraio nel suggerirmelo ancora imballato un pò mosso da alcune coincidenze del periodo. Letto appena uscito nel 2020, quasi tutto d'un fiato. Mi ha stordita. Per me rientra nella lista delle letture "necessarie" (semmai ne dovesse esistere una universale... nella mia personale e che consiglierei, sicuramente). Invita ad andare oltre la superficie, ad addentrarsi nelle pieghe della complessità dell'umano. Potente e illuminante.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore