Ottimo saggio, di facile comprensione e interessante per tutti. Pensavo fosse molto più ostico, invece ogni paragrafo è spiegato anche con esempi. Utilissimo il riassuintino in tre frasi alla fine di ogni capitolo.
Siamo stati abituati a ritenere che all'uomo, in quanto essere dotato di razionalità, sia sufficiente tenere a freno l'istinto e l'emotività per essere in grado di valutare in modo obiettivo le situazioni che deve affrontare e di scegliere, tra varie alternative, quella per sé più vantaggiosa. Gli studi sul processo decisionale condotti ormai da molti anni dal premio Nobel Daniel Kahneman hanno mostrato quanto illusoria sia questa convinzione e come, in realtà, siamo sempre esposti a condizionamenti - magari da parte del nostro stesso modo di pensare - che possono insidiare la capacità di giudicare e di agire lucidamente. Illustrando gli ultimi risultati della sua ricerca, Kahneman ci guida in un'esplorazione della mente umana e ci spiega come essa sia caratterizzata da due processi di pensiero ben distinti: uno veloce e intuitivo (sistema 1), e uno più lento ma anche più logico e riflessivo (sistema 2). Se il primo presiede all'attività cognitiva automatica e involontaria, il secondo entra in azione quando dobbiamo svolgere compiti che richiedono concentrazione e autocontrollo. Efficiente e produttiva, questa organizzazione del pensiero ci consente di sviluppare raffinate competenze e abilità e di eseguire con relativa facilità operazioni complesse. Ma può anche essere fonte di errori sistematici (bias), quando l'intuizione si lascia suggestionare dagli stereotipi e la riflessione è troppo pigra per correggerla.
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Anno edizione:2013
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FRANCESCA MALERBA 04 giugno 2019
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Come funziona il nostro modo di formulare giudizi, fare scelte, prendere decisioni? In che modo intuizione e razionalità intervengono in questo processo? A volte, i nostri processi decisionali sono soggetti a errori sistematici (bias) e le nostre intuizioni, nonostante la nostra sicumera, si rivelano fallaci. Kahneman introduce un'elegante teoria psicologica che descrive tali scelte: la 'prospect theory', una teoria importantissima perché spiega perfettamente non solo le scelte che facciamo ogni giorno ma, applicata nei settori di politica, economia, finanza (e non solo: medicina, assistenza sociale, assicurazioni...) permette di fare scelte più consapevoli che a lungo termine apportano benessere all'intera società e non solo ad un ristretto numero di persone. Con Kahneman la psicologia si fa scienza.
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Grandissimo libro. Credo che chiunque abbia interesse per la comprensione di come ragioniamo, come decidiamo nella realtà - non nelle condizioni astratte e irreali del quadro economico classico - ne rimarrà entusiasta. Alcuni dei concetti sono veramente controintuitivi, ma la base di dati sperimentali è di assoluto valore scientifico - non a caso Kahneman ha ricevuto il premio Nobel per l'Economia - pur essendo uno psicologo. Uno dei libri fondamentali, a mio avviso: di quelli che mercano un prima e un dopo.
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