La fuga. Maze Runner. Vol. 2

In questo secondo romanzo della saga di Maze Runner, James Dashner è stato capace di trasmettere la sua visione di un futuro distopico assai stravolto. La trama centrale della storia è stata arricchita da colpi di scena e nuovi legami creati dai vari personaggi, nonostante questo libro non sia incentrato soltanto su questo. Personaggi che abbiamo conosciuto e amato in questo romanzo si sono rivelati tutt'altro che amichevoli e comprensivi, mentre altri completamente diversi da come li avevamo immaginati originariamente. Thomas, Newt, Minho e gli altri dovranno fare i conti con il nuovo mondo e superare la prova finale per terminarle definitivamente tutte, ma non sanno cosa aspetta loro e cos'altro dovranno ancora affrontare prima che tutto finisca.

Uno stile quasi elementare, colpi di scena che alla fine diventano prevedibili, abuso di clichè narrativi (il protagonista passa praticamente un quarto del tempo a svenire, per un motivo o l'altro...). Non si può neanche parlare di buchi narrativi, perché non si saprebbe da dove cominciare in una storia che vede la misteriosa organizzazione plenipotenziaria CATTIVO (che vabbé, inutile tornare sul nome, ma si fa a gara con la vecchia Confraternita dei Mutanti Malvagi degli esordi fumettistici di Magneto qui) in grado di far apparire e sparire pareti, persone, varchi, memorie, cadaveri, odori. Qualunque cosa. In silenzio, senza che nessuno se ne accorga, nel tempo che uno per errore si distrae e guarda altrove.

Se il primo volume della saga vi aveva entusiasmato, questo lo farà ancor di più. Adesso i ragazzi dovranno affrontare il fuori del labirinto, una sorta di zona bruciata, con migliaia di infetti e di sfide da affrontare. In questo secondo capitolo verranno svelati tanti misteri, ma sopratutto scopriremo che il loro labirinto non era l'unico sulla Terra. L'ho trovato molto avvincente, l'ho finito in due giorni tanto che mi ha preso! Lo consiglio vivamente, non vi deluderà!