Amalia Gaudio
06 maggio 2016
Sarò di parte, ma D'Annunzio per me è un genio, la sua è poesia anche quando è prosa, la sua vita è un romanzo e il suo romanzo è vita. Come quando scrive e racconta di personaggi che sono tutti inevitabilmente e/o involontariamente suoi alter ego, sue proiezioni. Come Andrea Sperelli, giovane e affascinante e squattrinato romano che seduce e a suo modo ama donne altrettanto fatali, che nelle sue mani si distruggono e contribuiscono a distruggerlo, nella sua Bellezza distorta, nella sua continua ricerca dell'arte e della vita, che diventa perdizione.
