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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2022
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Puro resoconto di viaggio, pieno di avventure, meraviglie e scoperte, La polvere del mondo è anche e soprattutto un viaggio alla scoperta di se stessi.
Durante l'estate del 1953, un giovane di ventiquattro anni, figlio di una buona famiglia calvinista, lascia Ginevra e l'università, dove seguiva i corsi di sanscrito, storia medioevale e diritto, a bordo della sua Fiat Topolino. Nicolas Bouvier ha già effettuato dei brevi viaggi in Francia, Algeria o Jugoslavia, ma questa volta punta più lontano, verso la Turchia, l'Iran, Kabul e il confine con l'India. I sei mesi di viaggio successivi attraverso i Balcani, l'Anatolia, la Persia e l'Afghanistan, in compagnia dell'amico artista Thierry Vernet, danno vita a uno dei grandi capolavori del Ventesimo secolo. Puro resoconto di viaggio, pieno di avventure, meraviglie e scoperte, La polvere del mondo è anche e soprattutto un viaggio alla scoperta di se stessi. Un classico, perfetto da portare in viaggio, da leggere e rileggere mille volte.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'autore giornalista e l'amico pittore, “stranieri evasi da un mondo più dolce”, si mettono in viaggio da Ginevra nel 1953 a bordo di una Topolino: “Il programma era vago, ma in casi simili l’importante è partire.” I due giovani compagni di viaggio hanno davanti “due anni e soldi per quattro mesi”: grazie ai loro testi e ai loro disegni riescono a viaggiare per 18 mesi. Attraverso i Balcani fino al mitico Khyber Pass, anticipano di oltre un decennio il percorso che sarebbe diventato l'Hippie Trail. Al di là del racconto delle loro avventure e dei loro incontri, il romanzo è impreziosito da una lunga serie di pensieri poetici sulle motivazioni del viaggio, la sua influenza nella formazione e l'arte della scrittura di viaggio. Indimenticabili il pensiero iniziale ed il pensiero finale, nel mezzo un atto d'amore per l'Asia, l'elogio della lentezza e l'aleggiare del fatalismo.
Recensioni
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