Ho apprezzato questo libro solo dopo averlo terminato. Non è riuscito a catturarmi del tutto lo stile dell'autrice che ricostruisce l'esperienza della sua bisnonna attraverso ricordi di famiglia e sensazioni proprie. Infine la vera protagonista della storia rimane nell'ombra e la narrazione gira unicamente intorno alla persona dell'autrice.
Quello che so di te. Copia autografata su ex libris
Libro incluso nella dozzina finalista del Premio Strega 2025
C’è una donna in questa storia che, di fronte alla figlia appena nata, ha una sola certezza: da ora non potrà mai più permettersi di impazzire. La follia nella sua famiglia non è solo un pensiero astratto ma ha un nome, e quel nome è Venera. Una bisnonna che ha sempre avuto un posto speciale nei suoi sogni. Ma chi era Venera? Qual è stato l’evento che l’ha portata a varcare la soglia del Mandalari, il manicomio di Messina, in un giorno di marzo? Per scoprirlo, è fondamentale interrogare la Mitologia Familiare, che però forse mente, forse sbaglia, trasfigura ogni episodio con dettagli inattendibili. Questa non è solo una storia di donne, ma anche di uomini. Di padri che hanno spalle larghe e braccia lunghe, buone per lanciare granate in guerra. Di padri che possono spaventarsi, fuggire, perdersi. Per raccontare le donne e gli uomini di questa famiglia, le loro cadute e il loro ostinato coraggio, non resta altro che accettare la sfida: non basta sognare il passato, bisogna andarselo a prendere. Ritornare a Messina, ritornare fra le mura dove Venera è stata internata e cercare un varco fra le memorie (o le bugie?) tramandate, fra l’invenzione e la realtà, fra i responsi della psichiatria e quelli dei racconti familiari.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Monia 15 agosto 2025Mi aspettavo di più
-
Nik82 06 luglio 2025Lotta contro la Mitologia Famigliare
28/2025 Finalista del Premio Strega 2025, l'autrice ricostruisce la storia della bisnonna che decide di ribattezzare Venera. La donna secondo le storie della famiglia è stata ricoverata nel manicomio di Messina in un tempo indefinito e per un tempo indefinito, mai una data precisa ma forse un anno, il 1929. Dopo il recupero della cartella clinica della bisnonna si ricostruisce man mano la storia di Venera, smentendo le voci familiare e ridando nuova luce ad una vita, facendola intrecciare a quella della scrittrice. In alcuni passaggi ho ritrovato la scrittura della Lattanzi e di altre autrici italiane, non il genere di scrittura che mi entusiasma ma assolutamente eccellente.
-
Maria 23 giugno 2025Personale e intrigante
Nadia Terranova ci porta in un viaggio dentro la sua storia familiare, e insieme a lei scopriamo, giudichiamo, restituendo dignità ad un personaggio complesso e intrigante . Molto scorrevole, per nulla pesante nonostante i temi esplorati
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it