E’ considerata l’opera principe del teatro pirandelliano. Tra l’altro ha avuto anche il merito d’innovare la tecnica teatrale, quale illustre esempio di “teatro nel teatro” e di abbattimento della “quarta parete” del palcoscenico, quella invisibile che separa la scena dal pubblico. Il tema è quello, tipicamente pirandelliano, del contrasto tra la vita e la “forma”, reso attraverso il contrasto fra i sei personaggi, usciti dalla penna dell’autore, ma non realizzati in una forma organica e compiuta, e una compagnia di comici invitati a interpretarli. La celebre opera pirandelliana evidenzia l’impossibilità della realizzazione, in questa nostra società, di persone autentiche. La contraddizione tra i personaggi, che si sentono incompiuti e vogliono realizzarsi, e gli attori, che rappresentano il fluire della vita, rende in modo quanto mai efficace, il dramma della vita umana, che è un continuo volgersi di tragedie in commedie e viceversa. Questo proprio perché i personaggi, che rappresentano i ruoli e le convenzioni sociali, non hanno una loro consistenza autonoma, ma gli attori, cioè la vita, sono tali proprio in quanto danno un volto ai personaggi stessi. E’ una contraddizione insanabile quella tra l’identità immutabile dei personaggi, ma inconsistente, e la sempre diversa interpretazione che possono darne gli attori, che rappresentano il fluire incessante della vita. E’ un continuo gioco di finzione e realtà, un intercambiarsi dei ruoli, un volgersi della tragedia in commedia, che rende il teatro pirandelliano un affascinante paradigma della vita umana.
Sei personaggi in cerca d'autore
Nei “Sei personaggi in cerca d'autore”, irrompono in teatro sei individui - un Padre, una Madre, il Figlio, la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina - personaggi rifiutati dallo scrittore che li ha concepiti. Essi chiedono al Capocomico di dare loro vita artistica e di mettere in scena il loro dramma. Dopo molte resistenze, la compagnia acconsente alla richiesta e i personaggi raccontano agli attori la loro storia perché possano rappresentarla. A poco a poco si crea però, tra gli attori e i Personaggi, un contrasto insanabile. I primi, nonostante gli sforzi, non riescono a rappresentare il dramma reale dei secondi, i loro sentimenti fondamentali, il vero essere di ciascuno: il dolore della Madre, il rimorso del Padre, la vendetta della Figliastra, lo sdegno del Figlio. Sulla scena tutto appare falso. Questa incomunicabilità, che rende la vita autentica irrappresentabile, culminerà nella scena finale in cui la storia finisce in tragedia, senza che si abbia la possibilità di comprendere se essa sia reale o meno.
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2017
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E’ considerata l’opera principe del teatro pirandelliano. Tra l’altro ha avuto anche il merito d’innovare la tecnica teatrale, quale illustre esempio di “teatro nel teatro” e di abbattimento della “quarta parete” del palcoscenico, quella invisibile che separa la scena dal pubblico. Il tema è quello, tipicamente pirandelliano, del contrasto tra la vita e la “forma”, reso attraverso il contrasto fra i sei personaggi, usciti dalla penna dell’autore, ma non realizzati in una forma organica e compiuta, e una compagnia di comici invitati a interpretarli. La celebre opera pirandelliana evidenzia l’impossibilità della realizzazione, in questa nostra società, di persone autentiche. La contraddizione tra i personaggi, che si sentono incompiuti e vogliono realizzarsi, e gli attori, che rappresentano il fluire della vita, rende in modo quanto mai efficace, il dramma della vita umana, che è un continuo volgersi di tragedie in commedie e viceversa. Questo proprio perché i personaggi, che rappresentano i ruoli e le convenzioni sociali, non hanno una loro consistenza autonoma, ma gli attori, cioè la vita, sono tali proprio in quanto danno un volto ai personaggi stessi. E’ una contraddizione insanabile quella tra l’identità immutabile dei personaggi, ma inconsistente, e la sempre diversa interpretazione che possono darne gli attori, che rappresentano il fluire incessante della vita. E’ un continuo gioco di finzione e realtà, un intercambiarsi dei ruoli, un volgersi della tragedia in commedia, che rende il teatro pirandelliano un affascinante paradigma della vita umana.
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L'opera teatrale di Pirandello ritorna ancora una volta su quel tema tanto importante che è la maschera. In particolare qua troviamo sei personaggi che sono stati rifiutati dall'autore che li ha creati e che vogliono rappresentare comunque il loro dramma sul palcoscenico. Gli attori però non riescono a comprendere veramente i sentimenti dei personaggi, quindi in poco tempo si crea quasi il caos. Tutti rappresentiamo un ruolo nella vita e spesso dobbiamo metterci al posto di altre persone, non riuscendo in modo giusto o comunque senza capire a fondo ciò che loro provano. Ed è lì che si creano i fraintendimenti, quando le persone pensano si sapere e invece feriscono gli altri, quando alcuni vogliono mostrare ciò che provano a non riescono. Una opera che sicuramente può essere letta in ogni momento e che rappresenta la società.
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