Molte recensioni che cantano le lodi di questo libro... Ho capito l'idea di voler, attraverso la narrazione inesatta del protagonista - che più volte riferisce la labilità e l'inffidabilitá della memoria umana-, piano piano disvelare questo concetto anche attraverso la narrazione dei fatti che col tempo si rivelano inesatti e, per l'appunto, affetti da errore (o colpa) della natura soggettiva del ricordo umano. Ma il racconto, da un punto di vista concettuale non mi ha lasciato un granché. Non ne esco più arricchita rispetto a prima della sua lettura.
«La nostra vita non è la nostra vita, ma solo la storia che ne abbiamo raccontato.»
«"Il senso di una fine è uno di quei romanzi che nascono già eterni. Sembra scritto sotto giuramento: dice la verità, nient'altro che la verità... Bellissimo, bellissimo, bellissimo» – Antonio D'Orrico
La vita di Tony Webster è stata un fiume relativamente tranquillo, da costeggiare al riparo di scelte ragionevoli e sistematici oblii. Ora però la lettera di un avvocato che gli annuncia un'inattesa quanto enigmatica eredità sommuove il termitaio poroso del passato, e il tempo irrompe nella noia del presente sotto forma di parole risalenti all'adolescenza, quando Tony procedeva all'educazione morale, sentimentale e sessuale che ne avrebbe fatto, inavvertitamente come spesso accade, l'adulto che è. Il percorso a ritroso nelle zone d'ombra della vita, con i suoi dolori inesplorati e i suoi segreti, diventa cosi riflessione sulla fallacia della storia, "quella certezza che prende consistenza là dove le imperfezioni della memoria incontrano le inadeguatezze della documentazione", secondo il geniale amico dei tempi del liceo, Adrian Finn. Ed è dunque a quel punto di congiunzione, ai ricordi imperfetti come ai documenti inadeguati, che il vecchio Tony deve ora guardare per comprendere le vicissitudini del Tony giovane. Come ha potuto la ragazza di allora, Veronica Ford, preferirgli l'amico raffinato e brillante, Adrian? Ci sono solo Camus e Wittgenstein dietro l'estrema decisione di Adrian? Da che cosa ha voluto metterlo in guardia tanti anni prima la madre della ragazza? Perché a distanza di quarant'anni Veronica ritorna nella sua vita con un bagaglio di silenzi e il rifiuto di dargli ciò che è suo? Gli indizi da studiare tessono un filo d'Arianna di reminiscenze inaffidabili.
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Edizione:1
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Anno edizione:2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Egle 29 ottobre 2025Mi lascia interdetta
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albyv 31 dicembre 2024Interessante
Ho trovato un inizio debole, poi cresce. Ma la fine lascia delle domande irrisolte.
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Catcher in the rye 25 gennaio 2024Lettura Consigliatissima
In questo romanzo Barnes ci narra la vita ordinaria di Tony, “uomo comune” per eccellenza che, nell’età in cui si inizia a intravedere il crepuscolo della propria esistenza, a causa del misterioso lascito di un diario appartenente a un geniale amico perso in gioventù si ritrova a fare i conti con la propria vita ed i propri ricordi. Uno stile scorrevolissimo e sardonico caratterizza questo romanzo pieno di riflessioni sul tempo, sul suo relativismo e sugli effetti che esso ha nelle relazioni con gli altri e con noi stessi.
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