Attrice italiana. Protagonista di commedie sentimentali, come I mariti (1941) di C. Mastrocinque, e di drammi a sfondo storico, come La cena delle beffe (1941) di A. Blasetti (al quale deve una notevole popolarità negli anni a cavallo della seconda guerra mondiale), si trova quasi inconsapevolmente calata in un personaggio dai forti tratti drammatici con Ossessione (1943) di L. Visconti, interpretando una donna che cerca un'evasione dal menage matrimoniale, e riuscendo a misurarsi con una cifra del tutto inconsueta che anticipa la stagione del neorealismo. Nell'immediato dopoguerra rovescia lo stereotipo della donna del cinema dei telefoni bianchi interpretando figure femminili, come in L'adultera (1946) di D. Coletti (che le vale il primo Nastro d'argento del cinema italiano), in Due lettere anonime (1946) di M. Camerini e in Amanti senza amore (1947) di G. Franciolini, dove ripropone il tipo della moglie inquieta e passionale, alla ricerca di nuove motivazioni sentimentali che diano senso alla sua vita. Appare poi come protagonista o comprimaria in numerosi altri film fra cui Le notti bianche (1957) ancora di Visconti e, molto più tardi, Profondo rosso (1975) di D. Argento, il quale le fa omaggio facendole interpretare sé stessa in Il mondo dell'orrore di Dario Argento (1985). La sua notorietà rimane comunque legata all'opera di Visconti (e al celebre primo seno nudo del cinema italiano, nel citato film di Blasetti).