Attore italiano. Infaticabile caratterista comico (oltre cento film tra gli anni '40 e '50), dall'aspetto placido e l'espressione mite, guida il carrozzone di I pompieri di Viggiù (1949) di M. Mattòli, e diviene – spesso a cavallo tra cinema e rivista – spalla di C. Croccolo (Primo premio: Maria Rosa, 1953, di S. Grieco) e soprattutto del migliore W. Chiari (Era lui... Sì! Sì!, 1951, di V. Metz e M. Marchesi). Più sporadicamente accanto a Totò (Il ratto delle sabine, 1945, di M. Bonnard), rivela un'attitudine (da protagonista) verso ruoli meno frivoli in Le miserie del signor Travet (1946) di M. Soldati.