Attore italiano. Attraversa la trafila dei canonici mille mestieri prima di esordire a metà degli anni '30 come attore di rivista, genere in cui poi si specializza lavorando con i più bei nomi dell'epoca d'oro, da W. Osiris fino alle commedie musicali di Garinei e Giovannini. A parte Fortunella (1958) di E. De Filippo, il cinema ne sfrutta pochissimo il brillante talento, relegandolo a ruoli di mero supporto in una trentina di film d'evasione come Giove in doppiopetto (1954) di D. D'Anza. Nel 1987 viene premiato con il Nastro d'argento come miglior attore non protagonista per il ruolo del frustrato zio Giulio in La famiglia di E. Scola. È il padre dell'attore Massimo.