un trekking di settimane lungo i suoi argini, nato come tentativo di curare il dolore per la fine di una relazione, è l'occasione per raccontare la storia dell'Ouse, ma non solo. si parla di Virginia Woolf, naturalmente, ma anche della fauna locale, dell'intervento dell'uomo suoi terreni e sulla gestione delle acque, di tutti gli eventi storici che hanno avuto luogo in quelle regioni. il libro è l'equivalente di una lunga chiacchierata, al termine della quale mi è rimasta la voglia di continuare ad ascoltare Laing.
Gita al fiume. Un viaggio sotto la superficie
Un oggetto letterario impossibile da incanalare, che ci trascina come corrente nel profondo dell'anima di una grande scrittrice.
«La scrittrice racconta il viaggio solitario che decide di intraprendere lungo il fiume Ouse in un momento della propria vita durante il quale sembra aver perso ogni fiducia nell'avvenire» - Michela Marzano, Robinson
È il solstizio d'estate, giorno in cui «si dice che la barriera tra i due mondi si assottigli», quando Olivia Laing, per superare una crisi depressiva che la attanaglia, decide di partire. L'acqua esercita su di lei un'attrazione istintiva: l'acqua placida di un particolare fiume del Sussex, l'Ouse, dove nel 1941 Virginia Woolf, dopo aver riempito di sassi le tasche del cappotto, si lasciò annegare. Percorrerlo diventa più di una semplice gita; da quelle sponde fangose e inaccessibili defluiscono le più diverse storie. Guerre del XIII secolo, cacciatori di dinosauri dell'Ottocento, la vicenda di chi, sotto questa superficie, perse la vita: lo spettro di Virginia Woolf che esonda in queste pagine è, insieme ad altri illustri fantasmi - Shakespeare, Omero, Auden -, compagno di viaggio instancabile che guida la scrittura poetica di Olivia Laing. Il risultato è un libro che rifiuta di essere arginato: un fiume in piena, sinuoso e alimentato da tanti affluenti - racconto, riflessione sul paesaggio, memoir, saggio biografico -; un oggetto letterario impossibile da incanalare, che ci trascina come corrente nel profondo dell'anima di una grande scrittrice.-
Autore:
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Anno edizione:2020
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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esse 07 giugno 2025che bella scoperta Olivia Laing!
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Lusio 07 gennaio 2022Un "gita al fiume" con Olivia Laing
Nuovo saggio della scrittrice Olivia Laing, stavolta sotto forma di un resoconto di viaggio, il tempo di una gita, una sorta di pellegrinaggio lungo il fiume Ouse, nel Sussex, partendo dalle sue origini fino al punto in cui l'acqua dolce si getta nell'acqua salata del mare, ripercorrendo le vicende e gli avvenimenti avvenuti presso le sue sponde: battaglie, la scoperta di reperti appartenenti ad un dinosauro, il capitolo finale della vita di una grande scrittrice. E nel mezzo, l'acqua che scorre, limpida o limacciosa, fredda o calda, veloce o tranquilla, a seconda del tratto e della corrente, acqua nella quale ci si immergere per ripulirsi del vecchio sé e abbracciare una nuova rinascita. Un saggio interessante, ma che risente un po' troppo del confronto con "Città sola", sempre della Laing, decisamente migliore, più coinvolgente ed appassionante.
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