Il seggio vacante

Scritto bene e scorrevole niente di avvincente

Si tratta di un libro che ci mostra una Rowling inedita, che nulla ha a che vedere con la scrittrice che s'è occupata del maghetto più famoso al mondo. La JKR che si legge in "Il seggio vacante" è un'ottima sociologa e una buona conoscitrice della società inglese di Pagford (che ben rappresenta tutta la società di tutto il mondo moderno occidentale); si tratta di una donna che adotta un punto di vista molto pessimistico e non risparmia critiche graffianti a nessuno dei suoi personaggi.
La trama è ben delineata e le vicende politiche si intrecciano a complotti famigliari e sociali, dove l'umanità e la moralità sembrano essere precipitate nel fondo nell'abisso. La narrazione è sconvolgente ma tremendamente realistica dall'inizio alla fine e mette crudamente nero su bianco tutti, o forse la maggior parte, i vizi della società odierna, senza alcuna censura né pietà.
E crudo, onesto e mordace perché è profondamente realistico e non lascia spazio all'ottimismo. Si tratta di un mondo in cui i personaggi si sono dimenticati cosa significhi avere un minimo di umanità o cosa voglia dire vivere con un briciolo di essa.
Nonostante il pessimismo, è molto godibile, fa riflettere tantissimo e lo stile è dei migliori, molto scorrevole e avvincente, seppure non sia presente neanche una rocambolesca scena di azione: ci sono "soltanto" i travagli interiori (nei loro animi, nelle loro famiglie e nella loro società) dei vari protagonisti.
E un libro consigliatissimo, anche se questa copertina non è delle migliori in quanto a grafica e qualità, ma si tratta indubbiante di un ottimo rapporto qualità-prezzo, considerando l'eccellenza del romanzo in sé, che tutti dovrebbero leggere: capire questo spaccato della società inglese qui descritto significa comprendere anche la società di tutto il nostro mondo occidentale, europeo, vittima delle dipendenze (dalla droga, dalla burocrazia, dal potere...) e preda dell'oscurantismo morale.

Ho letto gli Harry Potter ma nonostante questo mi sono posto davanti a questo libro con "umiltà" senza chiedere nulla di quello che mi aspettavo... Devo dire che di tutto il libro salverei solo la seconda metà perchè dalle 350 pagine in poi diventa molto scorrevole e piacevole ma personalmente la parte iniziale è completamente da cambiare (secondo me l'ha affrontata male,ha presentato i personaggi in maniera piatta, anzichè farli "parlare" attraverso le loro azioni) e poi avrei voluto che la storia fosse sviluppata in maniera un po' diversa per esempio facendo in modo che ci fossero segreti, tranelli, sgambetti, vendette, lettere anonime... ma c'è pochissimo di tutto questo... dopo averlo finito avrei voluto dargli un 4/5 ma la parte iniziale ha davvero buttato giù quello che poteva essere un bel libro... mi dispiace ma tutto sommato abbastanza mediocre anche dal punto stilistico

Scegliere un libro scritto da J.K.Rowling è sempre una certezza, anche lontano dalla magia di Harry Potter che ha fatto innamorare in tanti: al di là delle storie che sceglie di raccontare, la sua scrittura trova un modo di accompagnare il lettore dentro le atmosfere descritte. Questa volta siamo nella cittadina di Pagford, tra piccole e grandi criminalità e rivalità, adulti e ragazzini a contendersi la scena con le loro singole storie. Eppure l'autrice porta avanti una serie di fili narrativi diversi senza mai perdere l'equilibrio, fino al finale che è davvero sorprendente (confesso che, fino alle ultime pagine, ancora mi chiedevo come avrebbe fatto a sbrogliare tutte quelle matasse). Davvero consigliato!

J. K. Rowling: un nome che è una garanzia.
Se non l’avete letto, fatelo al più presto. Anche se vi sembra di non avere tempo, anche se non credete che sia il vostro genere, perché Il seggio vacante è troppo ben scritto per non essere sfogliato almeno una volta.
La storia di Pagford non ha nulla di magico, come la Rowling ci aveva abituati, ma emana ugualmente un fascino che tiene incollati alle pagine solo per sapere come va avanti, come i legami tra i personaggi si svilupperanno, come la loro testa deciderà di farli agire.
E chiariamoci, non è di certo il miglior libro mai scritto, ma vale ugualmente la pena averlo, perché porta a un po’ di riflessioni che male non fanno, anche se le stesse, assieme al finale del libro, potrebbero lasciare in bocca un sapore amaro.

Bello come tutti i libri di JK Rowling, ma che segna il definitivo addio della scrittrice con il mondo magico. Qui troviamo una realtà nuda e cruda, che senza filtri viene esposta al lettore in tutta la sua crudeltà. Si parla della Gran Bretagna popolare, di quella che vive col salario minimo, spesso anche in condizioni precarie. Oltre ad uno spaccato sociale, la Rowling fotografa anche le miserie degli uomini, come la malia del potere. Consigliato.

Un libro da cui è impossibile staccarsi fino alla fine! Se pensate che J.K Rowling sia solo "quella di Harry Potter" beh non potete che ricredervi dopo questa lettura.
Una storia ambientata in una provincia anonima fatta di rancori, piccoli dispetti, tradimenti, tutto un crescendo di malintesi e sottintesi, fino al finale davvero sublime.
Tutti i personaggi sono tratteggiati benissimo, non avrete difficoltà a immaginarveli alle prese con la loro misera quotidianità.
Kristal è sicuramente quella a cui ci si affeziona di più e che rimane nel cuore, ma tutta Pagford è indimenticabile.
Dal libro è stato tratto anche uno sceneggiato per la BBC che vi consiglio di recuperare finita la lettura, perché questo gruppetto vi mancherà.
In definitiva una lettura consigliatissima!!!

Personalmente mi chiedevo se sarei riuscita ad apprezzare lo stile della scrittrice in un ambito diverso da quello con il quale sono cresciuta. L'inizio è un po' fiacco ma ti fa entrare piano piano nell'ottica del romanzo e della storia, ti coinvolge per gradi in una società dove la miseria umana viene nascosta da una tipica facciata "all'inglese". Finale non scontato.

La nostra JK Rowling non sbaglia un colpo, anche se qui siamo lontani anni luce dal mondo di Harry Potter. Anzi, qui è proprio la realtà odierna dei fatti ad essere smascherata, le miserie e le invidie una cittadina della provincia inglese dove, tralasciato per un attimo il clichè del bon ton, gli abitanti appaiono ben più ferini di quanto si immagini, complottando l'uno con l'altro per il famoso “seggio vacante”. Libro consigliato, ben scritto e molto interessante.

È il primo libro che JK Rowling ha scritto dopo la saga di Harry Potter. Se sperate di trovare qualcosa del mondo magico, allora siete fuori strada. Qui tutto è tremendamente reale, la storia di una cittadina inglese che nasconde la polvere sotto al tappeto, ma che non brilla affatto per onestà ed integrità. Lo stile è quello inconfondibile della Rowling, ma la storia dà un senso profondo di angoscia e non so se, alla fin fine, ci sia uno spiraglio di speranza per queste persone. Consigliato.

Ho comprato questo libro per curiosità: volevo scoprire se un'autrice che ho amato per oltre dieci anni sarebbe riuscita a prendermi anche da adulta e con temi seri.
Nella prima metà del romanzo ammetto di essere stata più volte sul punto di lasciar perdere e sentenziare di aver commesso un grosso errore. Ma le recensioni erano talmente positive che sono andata avanti...ed ecco che senza nemmeno rendermene conto sono rimasta rapita da questi tanti personaggi e dalle loro vicende umane. Inutile dire che ho amato il finale e mi ha lasciato l'amaro in bocca. Libri come questo ti fanno riflettere proprio sulla nostra "umanità". Lo consiglio fortemente, ed anche se l'inizio risultasse noioso o un po' lento andate avanti lo stesso. Ci vuole tempo per prendere familiarità con tutti i protagonisti ma ne vale la pena. Ricorda molto Fiori per Algernon.

Insomma questa J.K. Rowling non è solo nota per il personaggio di Harry Potter ma si dimostra brava scrittrice thriller che di romanzi che scavano a fondo nell'animo umano, come Il seggio vacante. E' un romanzo a tratti spassoso a tratti emozionante, un mix di sensazioni diverse e sia la storia che lo stile tengono il lettore attaccato alle pagine, Neanche stavolta chi legge è tentato di saltare qualche capitolo per terminare prima il libro. Anche stavolta lo stile della Rowling, unito alla meravigliosa trama, sono un marchio di fabbrica per un romanzo accattivante ed emozionante. I personaggi e le trame si intrecciano davvero con maestria e la Rowling dimostra di saper scrivere molto bene.

Anche in questo romanzo J. K. Rowling non ci delude: emerge sin dalle prime pagine la sua capacità di creare elaborati intrecci, intrighi, relazioni tra i personaggi. Ognuno di essi è protagonista: ognuno ha il proprio spazio nella storia, la propria personalità , che viene delineata con sensibilità e profondità introspettiva dall’autrice. Il risultato è una storia dove il lettore non ha mai la tentazione di “saltare capitoli” per evitare scene noiose: tutto appare indissolubilmente legato e conseguente. La trama si snoda a partire dalla tragica morte di Barry Fairbrother, un consigliere comunale della piccola cittadina di Pagford; questo evento porterà una serie di conseguenze che vedrà scontrarsi tra loro genitori e figli, amici di lunga data, colleghi e vicini di casa..una lettura consigliata!

Non va paragonato ad Harry Potter, ma va letto come se ci trovassimo di fronte ad una scrittrice diversa.
Un romanzo molto interessante, con un intreccio di storie gestito a mio parere al meglio delle possibilità e dei personaggi che catturano.
In particolare ho AMATO la storia di Krystal, da quando l’ho conosciuta nelle prime pagine fino alla fine. Ho provato tanti sentimenti per questa ragazza, ma soprattutto una rassegnazione. Mi sono sentita impotente, comprensiva ma pur sempre con le mani legate.
Mi é piaciuta Kay, che ha cercato di aiutare la famiglia di Krystal. Mi sono piaciuti Tessa, Andrew, a volte persino Ciccio.
Ho odiato con tutta me stessa Shirley e purtroppo a volte anche Samantha.
Questa è la storia di Pagford: tutti si conoscono e le continue gare a “chi è la famiglia migliore” non possono mancare.
Se non vi spaventano i mattoni di 550 pagine, vi consiglio vivamente di non perdervi questa storia.
Per me la Rowling si conferma una scrittrice stupenda e ora posso dire, finalmente, che non mi baso più solo su una serie per ragazzi.