Ho trovato molto interessante l'idea di raccontare la vita di uno dei più significativi compositori del tardo rinascimento italiano, intrecciandola con la sua riscoperta e rivalutazione ad opera di Igor Stravinsky, tuttavia dopo una prima parte avvincente ho avuto la sensazione che il libro si perda, come se l'autore non sapesse più dove andare a parare.... Il personaggio di Gioachino mi sembra totalmente inutile e porta confusione alla storia.
Madrigale senza suono
Romanzo vincitore del Premio Campiello 2019
La musica più pura, il più efferato dei delitti, in un gioco di specchi potente e sottilissimo.«Solo la fragilità e il dolore, presi per mano dall'amore ci portano nel punto più profondo del mondo» - Alessandro D'Avenia, Corriere della Sera
«Tarabbia si avvicina a un fatto attirato da un richiamo morale, e lo usa per indagare - senza alcunché di morboso, miracolo - il Male nella e della Storia attraverso la scrittura, in una tradizione che va dai Demoni di Dostoevskij fino a carrère o Vollmann» - Marco Rossari, Il Sole 24Ore
«Tarabbia riesce a trasfigurare [i fatti] in grande letteratura» - Andrea Coccia, Grazia
Un uomo solo, tormentato, compie un efferato omicidio perché obbligato dalle convenzioni del suo tempo. Da lì scaturisce, inarginabile, il suo genio artistico. Gesualdo da Venosa, il celebre principe madrigalista vissuto a cavallo tra Cinque e Seicento, è il centro attorno a cui ruota il congegno ipnotico di questo romanzo gotico e sensuale. Come può, è la domanda scandalosa sottesa, il male dare vita a tale e tanta purezza sopra uno spartito? Per vendicare l'onore e il tradimento, il principe di Venosa uccide Maria D'Avalos, dopo averla sposata con qualche pettegolezzo e al tempo stesso con clamore. Fin qui la Storia. Il resto è la nostalgia che ne deriva, la solitudine del principe: è lì, nel sangue e nel tormento, che Andrea Tarabbia intinge il suo pennino e trascina il lettore in un labirinto. Questa storia − è ciò che il lettore scopre sbalordito − ci parla dritti in faccia, scollina i secoli e arriva fino al nostro oggi, si spinge fino a lambire i confini noti eppure sempre imprendibili tra delitto e genio. Con un gioco colto e irresistibile, tra manoscritti ritrovati e chioe di Igor Stravinskij − che nel Novecento riscoprì e rilanciò il genio di Gesualdo − Andrea Tarabbia, scrittore tra i migliori della sua generazione, costruisce un romanzo importante, destinato a restare. L'edificio che attraverso "Madrigale senza suono" Tarabbia innalza è una cattedrale gotica da cui scaturisce la potenza misteriosa della musica. È impossibile, per il lettore, non spingere il portale. E, una volta entrato, non restarne intrappolato.
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Autore:
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Edizione:7
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Anno edizione:2019
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Auber 05 settembre 2024un romanzo colto ed originale ma non del tutto riuscito
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Clarissa C. 14 luglio 2024Bello!!!
Mi è piaciuto tantissimo.
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lilly 27 17 novembre 2022una via di mezzo
mi aveva attirato il titolo...scritto bene, il contesto storico è ben definito...quello che non mi ha convinto è la storia in se.....secondo me poteva essere sviluppata meglio....mi ha un po annoiato soprattutto nella parte finale...
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