Con parole precise. Breviario di scrittura civile

Questo testo di Carofiglio cerca di mettere in evidenza quanto la lingua italiana possa essere utilizzata in maniera tanto complessa per non far comprendere all'interlocutore il vero oggetto della conversazione. L'autore analizza e critica l'utilizzo di un difficilissimo italiano in tutti i testi giuridici, i quali, a suo avviso, dovrebbero essere scritti nel modo più semplice e comprensibile possibile(visto che le leggi e gli atti giuridici disciplinano fortemente ogni aspetto della nostra vita da cittadini). Questo testo è una sprezzante dimostrazione di quanto tutto potrebbe essere molto più semplice! Lo consiglio vivamente

L'Autore offre in questo suo libro spunti interessanti per comunicare in maniera efficace e chiara, soprattutto col mezzo della scrittura. L'intento è lodevole e il testo suggerisce a mio avviso validi insegnamenti, tra cui emerge la capacità dell'essere brevi e concisi. Gianrico Carofiglio si sofferma sul linguaggio giuridico e su quello politico, facendo esempi concreti che invitano il lettore a soffermarsi su più ampie riflessioni attinenti ai concetti di democrazia e libertà. La scrittura è lineare e senza fronzoli. Consigliato.

Il tema della manomissione delle parole affascina i lettori di qualsiasi genere. Interessante la trama del libro. Il contenuto delineato dall'autore non mantiene le premesse illustrate in maniera chiara, netta e univoca nella premessa. Infatti, alcuni capitoli sono ridondanti rispetto al concetto centrale. L'aspetto negativo che risalta all'occhio del lettore è l'eccessiva quantità di note. Il capitolo dedicato alle note e alla bibliografia costituisce la parte più corposa del libro. Credo che l'autore abbia veramente esagerato in tal senso.